Quantcast
Channel: POVERIMABELLIEBUONI
Viewing all 470 articles
Browse latest View live

POVERIMABELLIEBUONI A VIGNA ILARIA, 5 FEBBRAIO 2015

$
0
0

Un evento annunciato in tono sommesso, comunicato con basso profilo e garbo, caratteristiche che contraddistinguono lo stile e la filosofia di Vigna Ilaria e dei suoi protagonisti, l'oste e patron del locale Andrea Maggi e lo chef Maurizio Marsili di cui avevo già parlato qui. e che mi hanno trovato d'accordo per viverlo in modo intimo e vero più che mediatico.
 
L'idea è nata, a tavola naturalmente, a Vigna Ilaria, qualche settimana addietro, in una serata tranquilla in cui Andrea si soffermava volentieri a chiacchierare con me e mio marito. Tra una chiacchiera e l'altra, così all'improvviso, spara: "Cristina, quand'è che si fa una serata insieme qui a Vigna Ilaria?" - "quando vuoi" rispondo d'istinto, felice e inorgoglita da quella proposta.
Prima di congedarci, passo davanti alla cucina, riferisco a Maurizio "ma davvero mi vorresti in cucina con te?" e lui "certo! anzi apri il libro delle prenotazione e scegli subito una data, poi si definiscono i dettagli", e così è stato, abbiamo fissato il 5 febbraio.
 
All'ospite la priorità della scelta : "tu ci dici cosa vuoi fare e noi ci regoliamo di conseguenza".
Elaboro le mie proposte in base al pesce che prevedo di poter trovare di questi tempi e in base anche alla praticità di esecuzione, per non complicarmi troppo la vita anche se avrei avuto a disposizione una cucina professionale e aiuti, in ogni caso in linea con la cucina sobria e salutare di Maurizio, senza eccentricità modaiole.
 
Mi è piaciuto da subito il loro approccio innanzitutto amichevole e sincero, che mi ha molto emozionata e lusingata, e poi la connotazione rilassata e conviviale data all'evento,  non ultimo, il tema scaturito dalle nostre consultazioni ovvero un semplice confronto fra una food blogger amica e cuoca amatoriale, e uno chef abile ed esperto, a base di pesce del nostro mare, all'insegna del puro divertimento. Bando alle solite gare, nessuna competizione, solo voglia di divertirsi proponendo un menu nel rispetto della stagionalità di ogni ingrediente, del recupero degli scarti e dell'unione di idee ed esperienze.
 
Decisa dunque la linea da seguire, abbiamo elaborato un menu con alcune proposte definite (le mie)  a cui ne sarebbero state aggiunte altre, realizzate secondo il volere del mare e la creatività di Maurizio e in base ai miei scarti di lavorazione, alla fine questo è stato il risultato effettivo:
 
Aperitivo con i miei consolidati cantuccini alle acciughe salate
 
e Crostino con puntarelle e cefalo marinato, Vigna Ilaria 
 
Primo piatto
il Marsili estemporaneo: ravioli verdi ripieni di cipollotti, catalogna, patata, con ragù di sugarello
 
 
e....dolci scarti (beati gli ultimi se i primi sono sciuponi!), creazione di Maurizio: pan di spagna, chantilly ai finocchi e arancia, spicchi d'arancia, mele caramellate e julienne di bucce di sedano rapa candite alla vaniglia!
 
Divertente e stimolante vero? Peccato che il meteo infame e l'influenza abbiano impedito molti avventori abituali e amici di partecipare alla nostra kermesse. Alla fine comunque c'era un bel gruppettino di appassionati e l'atmosfera era proprio quella che desideravamo, intima e conviviale. Personalmente sono molto contenta perché alcune  amiche food blogger e non food blogger sono venute a sostenermi e mi hanno dimostrato tutto il loro affetto, in primis l'eroica Annarita, il Bosco di alici che nonostante l'handicap delle stampelle  a causa della gamba ingessata, non si è voluta perdere la serata, è stata amorevolmente accompagnata dalla bravissima fotografa di food Laura Adani, Laura Adani photography e altre amiche, tra cui la mia fedelissima Ilaria Lotti, abile cuoca ma che non riusciamo a convincere ad aprire il suo blog, accompagnata dal marito,  poi la dolce Sara Sguerri, Pixelicious, quella del contest dei cavoli, con fidanzato e amici e una nuova conoscenza: la simpatica ed entusiasta spezina  Daniela Vettori,  Le Cinque Erbe.  Mio marito si è divertito molto  in mezzo a loro. Peccato ci siamo dimenticati di fare una bella foto dell'allegra compagnia!
 
Non mancano però le foto del backstage e dei piatti.
Arrivo a mezzogiorno, mi accoglie Andrea che mi fotografa appena varco la porta carica come un vucumprà!
 
Maurizio sarebbe arrivato più tardi ma mi affidano a Francesco, il più giovane dello staff di cucina, 19 anni soltanto ma già con esperienze importanti all'attivo, che mi prepara innanzitutto una succulenta e delicata carbonara con le uova e il guanciale di Parisi per rifocillarmi a pranzo, poi mi aiuta  nella preparazione dei cantuccini salati e della mousse di sedano rapa.
 
 
Beh a dire il vero, il suo contributo è stato fondamentale,  io gli preparavo tutti gli ingredienti pesati e lui gestiva la planetaria, poi suggeriva soluzioni tecniche che hanno portato ad un risultato eccellente! Mi ero assentata un poco per sbirciare fb e rispondere ad un paio di mail, torno in cucina e c'erano già i filoncini stesi sulla teglia, pronti da infilare in forno!
 
Poi abbiamo fatto una prova cottura, li abbiamo assaggiati insieme e decretato che andavano bene!
 
Alle h 15 arriva Maurizio e in seguito anche Roberto "Bob", decidiamo la scaletta di lavoro, la tipologia di impiattamento in base alla quale scegliamo piatti e coppette. In mancanza di ciotoline in numero sufficiente per la salsa di uova che volevo servire accanto al cefalo, decidiamo di utilizzare le foglie esterne dei finocchi, modellandole a cucchiaio:
 
 
Da lì in poi è tutto un tritare, affettare, sfilettare, impastare, frullare, spadellare, chiacchierare e..... fotografare, sia con la reflex che col tablet per condividere subito su fb, che le amiche vogliono vedere e sapere....
 
 Sarà bene infilarsi gli occhiali per vederci meglio e non rischiare di affettarsi un dito?
  
Maurizio alle prese con i cefali
 
Bob e il "bimbo" come viene soprannominato il loro stupendo pane prodotto in forme molto grandi con  farine antiche e pasta madre, dopo una lievitazione di 24 h
 
 
Anch'io metto le mani in pasta, nell'impasto nuovo, dopo che Bob ha rinfrescato il lievito, una sensazione pazzesca, questa massa enorme da abbracciare, raccogliere con forza, ripiegare su stessa secondo i gesti che mi vengono spiegati, ho una sequenza di foto che esprimono il mio giubilo, mi limito a questa, è più che eloquente anche se non altrettanto nitida!
 
Le ore scorrono, i lavori proseguono, tutti gli ingredienti per la  tartare sono pronti, l'assemblerò poco prima del servizio, ho tritato il sedano, la cipolla, i capperi, schiacciato i semi di coriandolo, battuto al coltello 1,2 Kg di filetti di sugarello (già puliti e spellati per fortuna), che per chi è abituato non sono nulla ma per me è tanta roba, alla fine ho un leggero indolenzimento alle spalle, alla vita e un inizio di vescica all'indice della mano destra! Scherzo sul mio fisico debolino, mi riposo mettendomi a sedere  dieci minuti e poi via con la marinatura dei filetti di cefalo (olio evo, colatura di alici, aglio, alloro, rosmarino e ginepro per un paio d'ore).
 
 
 
 Le uova di cefalo, che non è proprio stagione ma le avevamo nell'abbattitore, non volevo rinunciarci

Le bucce del sedano rapa, dopo l'ammollo, tagliate a julienne e candite con uno sciroppo di acqua e zucchero 1:1 e vaniglia. Geniale! E che gusto!!
 
Alle h 19 lo staff cena. Ci accomodiamo nella seconda sala dove era stata messa ad asciugare la pasta fresca. Il Maggi non ci fa compagnia, non è in forma purtroppo a causa di un virus.
 
Tutti assaggiano i miei cantuccini alle acciughe e approvano, giusti di sale, croccanti e friabili come dovevano essere, bene, erano la mia preoccupazione più grande, mi avevano tradito in un paio di occasioni passate. La conservazione è fondamentale. Tenendoli in un vano sotto i fuochi della cucina, si scongiura l'insidia dell'umidità.
 
 
E' quasi ora, vado a cambiarmi, mi metto la casacchina bianca e immacolata da cuoca seria, il grembiule Poverimabelliebuoni, anche se con il logo vecchio, e cambio la bandanina.
 
 
 
Iniziano le danze! La mia foto preferita, grazie ad Andrea Maggi, ritratta mentre spadello fianco a fianco con il maestro Marsili! Un grande onore per una dilettante e una grande esperienza!
 
L'antipasto, felice connubio la mia tartarina fresca e agrumata e il crostone con puntarelle e cefalo marinato, saporito e pepato,  accompagnati dalla insalatina della mitica Lia
 
 
I ravioli del Marsili, spettacolari! Pasta fresca, fatta poche ore prima, al prezzemolo e spinaci, ripieno di scarti, cipollotti, catalogna, patate, ragù di sugarello (quello che non è andato nella tartare) poco pomodoro, brodo di pesce e prezzemolo. Foto Daniela Vettori (noi in cucina eravamo occupati ed Andrea si è distratto, come per il cefalo qui sotto)
 
Cefalo sgocciolato dalla marinata, spadellato neanche un paio di minuti e poi conservato nel vano scaldapiatti a 65° C. Al momento del servizio nappato con l'olio della marinata, guarnito con i finocchi saltati all'arancia e il cucchiaio di finocchio con la salsa delle sue uova
 
Nella tazzina la mia mousse di sedano rapa etc...(vedi sopra), migliorabile con qualche scorza di limone candito direi, Maurizio conferma, e i dolci scarti magistralmente assemblati dallo chef: tocchetti di pan di spagna adagiati su una delicata chantilly ai finocchi e arancia, spicchi d'arancia, mele caramellate e julienne di bucce di sedano rapa candite alla vaniglia!
 
E siamo giunti alla fine, si brinda soddisfatti prima con lo staff di cucina poi raggiungo la tavolata di amici per un altro brindisi;  mi presento e mi  intrattengo anche con gli ospiti che non conoscevo e che mi riempiono di sinceri complimenti. Arriva anche Maurizio che riceve una standing ovation, le mie amiche sono conquistate dal suo fascino garbato e modesto che trasuda grande competenza e personalità.
 
Una bella foto di rito e poi cerco di portar via il marito che non vuole sapere di andarsene, io sono distrutta, era quasi mezzanotte ormai e avevamo  un'ora di auto per rientrare, e dovevo pure guidare perché eravamo con due auto ovviamente!
 
Non ho foto col Maggi, poco male, era un cencio! Scherzo, lui è spiritoso, non si offende! Ci si rifarà, mi hanno già prenotato per un'acciuga party a giugno, e chi si tira indietro, le mie amiche hanno già confermato la loro presenza...EVVAI!!!
 
Grazie Vigna Ilaria!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

EXTRA LUCCA 2015, TERZO ATTO

$
0
0


EXTRA Lucca 2015è una kermesse di 3 giorni, che si svolgerà a Lucca dal 13 al 15 febbraio, dedicata esclusivamente all’olio extravergine d’oliva e ideata  da Fausto Borella, Maestrod’olio, lucchese.
 
Cuochi e artigiani del gusto sfileranno con i loro prodotti in un connubio tra professionalità e divertimento intorno all' olio extravergine di eccellenza di tutt'Italia.

Patrocinato dalla Città di Lucca e dalla Camera di Commercio Lucca,  avrà come cuore Villa Bottini sabato e domenica ma  si snoderà anche fra i ristoranti e i negozi del nucleo storico cittadino grazie a ExtraMenù e FillungoFood nelle giornate di venerdì e sabato:

 
Giunta alla sua terza edizione, ho seguito la bella manifestazione lucchese, da spettatrice,  sin dagli esordi, vedi  EXTRA LUCCA ANNO 0 e EXTRA LUCCA 2014, ma quest'anno  mi vede ospite in una veste particolare che non anticipo. Venite e lo scoprirete! Sabato h 13 a Villa Bottini con Luca Marchini del ristorante  L'Erba del Re di Modena, una stella Michelin

Il ricco   programma  prevede degustazioni guidate di oli e vini, gare di cucina e cooking show di grandi nomi della cucina italiana! Oltre a Luca Marchini, sfileranno Maria Probst de La Tenda Rossa, Hiroiko Shoda, star di Gambero Rosso channel così come Giorgione, e ancora la pastry chef  Ilaria di Marzio e dulcis in fundo il grande, simpaticissimo, Igles Corelli!


 
Imperdibile! Vero?
 
 
 
 
 
 

EXTRA LUCCA 2015

$
0
0
http://www.extralucca.it/it/
 
La terza edizione della bella manifestazione lucchese dedicata alla cultura dell'olio extravergine d'oliva, ideata e organizzata  dal Maestro d'olio Fausto Borella, si è svolta nel weekend appena trascorso e ha riscosso un grande successo vedendo  affluire un pubblico numeroso  nonostante il meteo impietoso. Ma all'interno di Villa Bottini e delle sue eleganti sale si stava al calduccio, confortati dai profumi e dai gusti eccellenti degli extra vergine provenienti da tutt'Italia.
 
 
dalla Sicilia, Tenuta Gallinella con un armonioso blend di nocellara, biancolilla e cerasuola
 
una vecchia conoscenza, Fonte di Foiano, Castagneto Carducci, dove per anni ho accompagnato turisti stranieri e italiani interessanti alla cultura dell'olio extravergine d'oliva
 
46° parallelo, l'olio extravergine d'oliva dell'estremo nord Italia, con un packaging innovativo ed indovinatissimo 
 
Non è mancato  lo spettacolo grazie alla carrellata di chef famosi che si sono alternati in esibizioni interessanti e divertenti proponendo le loro interpretazioni all'olio extravergine d'oliva:  Luca Marchini, chef e titolare del ristorante L'Erba del Re di Modena, Maria  Probst de La Tenda Rossa di Cerbaia, Fi,  a Hirohiko Shoda, star di Gambero Rosso channel così come Giorgione e ancora la Pastry Chef Ilaria di Marzio dell'ex Le Tre Lune di Calenzano e infine il mitico  Igles Corelli
 
                              Il presentatore Claudio Sottili, Ilaria di Marzio e Fausto Borella

Hanno animato la manifestazione anche le simpatiche cuoche della Sfida del Fornello, club di cuoche amatoriali provenienti da varie province toscane che si sono sfidate ai fornelli in una vera gara a squadre.
 
Il ricco programma prevedeva inoltre degustazioni guidate  di oli e vini, nonché convegni, conferenze e lezioni su aspetti salienti dell'olio extra vergine d'oliva con docenti ed esperti del settore:
On. Colomba Mongiello, Vice Presidente Commissione Anticontraffazione, Prof. Raffaele Sacchi, Docente di Industrie Agrarie. Dipartimento di Agraria Università di Napoli Federico II, Col. Amedeo De Franceschi, Direttore divisione sicurezza agroalimentare del Corpo Forestale dello Stato, Dr. Agr. Alberto Grimelli, agronomo, direttore Teatro Naturale, Dr. Maurizio Pescari, giornalista, esperto di olio e critico enogastronomico e lo stesso Fausto Borella, Presidente Accademia Maestrod’olio.
 
 
Ed ora è giunto il momento di svelare  quanto avevo anticipato nel mio precedente post, circa  la mia partecipazione ad Extra Lucca in una veste insolita, ebbene quella di presentatrice di un cooking show!
Quando Fausto me l'ha proposto, gli ho risposto se era sicuro di quello che mi stava chiedendo!! Lui non ha voluto sentire scuse, ho dovuto accettare. Poi mi ha addirittura affidato la conduzione dell'esibizione di uno chef stellato, Luca Marchini, dell'Erba del Re di Modena. Aiuto!
Non conoscevo Luca, mi leggo tutte le pagine del suo sito, mi studio il suo menu, sotto data lo contatto su fb, presentandomi umilmente, poi ci sentiamo per telefono. Dall'approccio a voce si intuiscono molte cose, come per esempio che lui potrebbe tranquillamente fare da sé, grazie alla sua abilità dialettica ed esperienza ma molto educatamente, e divertito, mi mette a mio agio e quando ci incontriamo la mattina del giorno fatidico, sabato 14 febbraio, abbiamo modo di chiacchierare e approfondire la nostra conoscenza, organizzare la scaletta e serenamente affrontare la scena!
 
sistemazione microfono
 
una produttrice omaggia Luca di una bottiglia d'olio 
 
 ed eccoci all'opera
 
Non sono certo timida, per anni ho parlato in pubblico, durante i miei tours enogastronomici la mia platea era costituita da  turisti di tutto il mondo, sono stata anche in tv, nonostante ciò ero emozionata, il fascino del debutto!
Alla fine è andata bene, sono contenta! Più di un'ora di intrattenimento con un pubblico attento e partecipe! Abbiamo rispettato la scaletta (più che altro me l'ero imposta io) duettando in armonia come se ci si conoscesse da tempo, Luca ha incantato il pubblico con le sue argomentazioni e le sue spiegazioni tecniche e i suoi suggerimenti per risolvere alcuni passaggi nell'uso domestico.
Non ultimo ha entusiasmato tutti con il suo piatto GAMBERETTO ARLECCHINO, un'anteprima assoluta per EXTRA LUCCA, l'avrebbe messo in carta infatti la sera per il menu di San Valentino
 
 
Gamberi rossi di Sicilia, crudi, marinati con olio evo, un pizzico di coriandolo e curcuma, guarniti con punti di salse colorate a base di maionese vegetale, preparata con brodo ristretto di rombo (a freddo crea una gelatina) montato con olio evo monocultivar leccino e poi aromatizzata con centrifugati di verdure crude, nero di seppia, tabasco. La nota croccante è data dalla quinoa fritta e poi ancora alcuni germogli.  Poetico, gioioso, ludico e gustoso, una sintesi della filosofia culinaria di Luca, una vera "giostra" di divertimento, emozioni, consapevolezza, cultura e tecnica!
 
La seconda proposta di Luca che ha permesso di descrivere i vantaggi e la tecnica dell'olio cottura: rombo in olio cottura, petali di scalogno in agrodolce, patate affumicate, carciofi e polvere di liquirizia. Un gran piatto presente in carta nel suo ristorante dove non vedo l'ora di andare per assaporare la sua cucina perché l'aperitivo a base di gamberi e questo rombo mi hanno proprio stuzzicata e perché non si vive di solo pesce povero!
 
Banconi e attrezzature fornite da Arkhitettando, in collaborazione con Arclinea, sponsor della manifestazione, che cura una linea specifica per le scuole di cucina. Con la titolare di Arkhitettando, Tiziana Ardigò,  che era fra il pubblico sia sabato che domenica, siamo già diventate amiche!
 
Foto ricordo con Luca e Fausto 
 
A seguire mi sono goduta l'esibizione scoppiettante di  uno scatenato Hirohiko Shoda che ha preparato una capasanta marinata e poi scottata al cannello, su maionese di mandorle, realizzata con olio evo, il tutto guarnito da olive ed erbe aromatiche. Spiegando e condendo ogni passaggio con esilaranti espressioni ed intercalari sorprendenti nel suo personalissimo, divertentissimo italiano da hola!
 
 
A completamento della giornata, un salto pure a Fillungo food, un percorso del gusto lungo la principale arteria dello shopping cittadino, dove negli atelier e negozi di Via Fillungo, selezionati artigiani del gusto proponevano i loro squisiti prodotti, con la regia dell'amica Paola Mencarelli, giornalista enogastronoma, curatrice di eventi e collaboratrice di molte guide e riviste del settore, già autrice del riuscitissimo Viva-nde di Borgo Santo Spirito a Firenze in occasione di Taste 2013.
 
 


 
Alessia Morabito, chef in stand by
 
Paola  con alcuni amici e produttori, fra cui Michelangelo Masoni, macellaio superstar di Viareggio, Luca Managlia, direttore di Gola Gioconda, gli chef Pietro Paolo Barsacchi e Lorenzo Giglioli e la food blogger Ilaria Spinelli di Progressive is food
 
La domenica ho fatto il bis, questa volta accompagnata anche dal marito, che non voleva perdersi Igles Corelli che seguiamo insieme in tv! Purtroppo mi perdo Maria Probst perché arriviamo in ritardo e salto anche l'ultimo in programma, Giorgione, per altri impegni. Ma per Igles siamo in prima fila:
 
 
Un grande show man e comunicatore nato, dotato di straordinaria verve e simpatia, genuina spontaneità, grandissima competenza esibita con nonchalance, disponibile e generoso come la sua cucina, un happening davvero memorabile! Lui e il suo "secondo" Marco Cahssai, elogiato con grande affetto da Igles, hanno messo al fuoco ben 2 chili di riso Acquerello invecchiato 7 anni per un MOHITO DI PARMA, un risotto singolare, ricco e goloso, ispirato al mohito ma fortemente declinato al parmigiano, da cui il nome:  non viene fatto tostare perché il riso invecchiato non ne ha bisogno, sfumato col rum, cotto con un brodo di porri e croste di parmigiano, mantecato con parmigiano reggiano 36 mesi, lime grattugiato e menta fresca, gelato al parmigiano 64 mesi e gelatina di olio extravergine d'oliva Dop Lamezia Terme, Oro di Don Vincenzo, cultivar carolea,  che l'Azienda Agricola Antonio Cristiano ha voluto dedicare espressamente  ad Igles con un'etichetta speciale.
 
 
 
Un'esibizione impeccabile e una vera lectio magistralis sulla tostatura, cottura e mantecatura del risotto, che mi sono appuntata in ogni minimo dettaglio, e per quello presentato a Extra Lucca non contiamo  le calorie  "basta mangiarne poco" come suggerisce Igles e "godiamo senza pensieri"
 
 
Impiatta personalmente quasi 100 porzioni!
 
In attesa della prossima apertura di Atman, prevista per marzo,  a Villa Rospigliosi, la splendida residenza barocca fatta costruire da papa Clemente IX su progetto del Bernini, ci gustiamo una merendina sostanziosa alle cinque di sera! slurp!
 
E infine, potevo resistere a farmi immortalare col mito? Bravo il mio maritino che ha colto l'attimo in cui Igles firmava la mia copia del suo bellissimo libro Igles3 e si è pure messo in posa!
 
 
 
 Una donna felice!
 
 
 
 Complimenti e grazie a tutta l'organizzazione e arrivederci a EXTRA LUCCA 2016!!
 

METTI UN CRITICO ENOGASTRONOMO A PRANZO UN TRANQUILLO MARTEDI' DI OTTOBRE

$
0
0

 Il critico, la cuoca, l'architetto

Insomma, tranquillo mica tanto, per me almeno, un po' di ansia da prestazione ce l'avevo!! Invitare a pranzo un grande dell'enogastronomia come Giorgio Dracopulos, seppur amico e persona spiritosa, metterebbe in apprensione anche uno chef professionista! Come ho premesso nel mio precedente post, tutto era iniziato con una consultazione con l'amico enogastronomo a proposito del contest I MAGNIFICI 6 da cui poi era scaturito l'invito a pranzo.
 
Nel suddetto post, ho citato alcuni link di riferimento per presentare il personaggio: La tavolozza del gusto, Il Corriere del vino, Ognisette, Chef Magazine e importanti riviste cartacee per cui l'amico scrive, come OINOS, è inoltre un esperto di cucina spagnola e sud-americana, ospite da anni a Madrid Fusion e Los Mejores de la gastronomia, ha scritto libri, uno  proprio su Madrid, che mi ha omaggiato naturalmente con dedica e che conservo gelosamente nella mia personale biblioteca culinaria, dove appare fotografato con i migliori chef pluristellati della capitale iberica di cui descrive minuziosamente la cucina

Lo Chef Darío Barrio e Giorgio Dracopulos
Giorgio ritratto con il giovane chef spagnolo Dario Barrio,  appena scomparso
 
Di mamma pisana e, come rivela il cognome,  babbo greco, vanta una grande esperienza sia umana che culturale, è un vero pozzo di conoscenza enogastronomica, una ricca e preziosa fonte a cui attingere. Insomma, non è facile dipingere Giorgio in poche parole, è un grande personaggio, anche di fatto, dall'alto del suo 1,90 cm di statura! Lo leggeresti e ascolteresti per ore.  Inoltre è anche una bella persona, gentile, disponibile, garbato, arguto, spiritoso e un vero gentleman.
Generoso e versatile, passa con disinvoltura dagli stellati spagnoli o italiani che siano, alla collaborazione con enti  della cittadina dove abita per eventi quali La Festa del Vino di Rosignano Marittimo o i recenti Foodies e il "mio"Blu&Acciughe di Castiglioncello, dove ha tenuto banco per tutto un pomeriggio, presentando e moderando il convegno sull'anisakis, sostenendo poi il ruolo di presidente di giuria della gara indetta per l'occasione e, dulcis in fundo, ho avuto l'onore di averlo come presentatore del mio cooking show!
 

Fatta la doverosa premessa, eccoci al gran giorno. L'annunciata sperimentazione dello scapece mi offre dunque  l'occasione per invitarlo a pranzo insieme alla simpatica moglie Roberta. Lui accetta di buon grado, del resto è abituato ad assaggiare di tutto in giurie di concorsi di ogni livello e io mi sottopongo volentieri al suo giudizio, anzi ci tengo molto e mi impegno a dovere perché ovviamente non gli faccio assaggiare solo lo scapece! Opto per un paio di piatti preparati per alcuni contest che Roberta, che mi segue su Fb,  aveva visto in foto  (Giorgio non c'è sui social ma viene puntualmente informato dalla moglie) e poi un paio di piatti nuovi, uno ispirato e uno invece ripreso pari pari dall'Ora d'Aria di Firenze dove ho vissuto una bellissima esperienza nella loro cucina,  proprio la settimana scorsa .
 
 
Partiamo dall'aperitivo con gli unici, originali super collaudati baci di dama salati di Alessandra, allora Raravis, oggi Van Pelt, diffidare dalle imitazioni! Nella versione sua con il pesto genovese e varianti mie, alle acciughe naturalmente e  al pesto di pomodori secchi, accompagnati dallo  spumante brut première cuvée Particolare della Tenuta Buonamico di Montecarlo, Lu.
 
 
 
Il primo vero  piatto candidato all'esordio era questo: CARPACCIO DI PORCINI E PERE CON PESTO ALLA NEPITELLA, TAGLIATELLE DI CALAMARO E SEDANO CROCCANTE, preparato e proposto per la categoria PESTO de I MAGNIFICI 6, che mi crea qualche difficoltà perché di porcini nostrali neanche l'ombra! Metto in pista tutte le mie conoscenze, un amico di mio marito la mattina stessa sarebbe andato a cercare funghi e, nel caso, me ne avrebbe portati ma non posso rischiare (infatti non ne avrebbe poi trovati), mi accontento dunque di quelli di importazione che non sono profumatissimi ma integri, sani e sodi. Non voglio rinunciare a quel piatto, l'esperto saprà valutarlo immaginando la riuscita con quelli migliori no? Da non credere, i porcini tutto sommato non erano male ma l'amico ha capito subito a prima vista che non erano nostri, io lo stavo giusto spiegando alla moglie, mi ha fregato la pera!! Insignificante, mi ha sciupato il piatto e poi la presentazione, devo essere sincera, non era così d'effetto come la foto! Ma quella maledetta pera. Non mi era passato neanche per l'anticamera del cervello di assaggiarla, era l'ultima delle mie preoccupazioni, troppa fiducia in Occhi Belli, il verduraio del mercato, mio fornitore privilegiato. Grosso errore, assaggiare sempre tutto!! Mio marito a tavola mi fulmina con lo sguardo, so già cosa vuole dire: "ti perdi sempre sulle bischerate!!!". Mannaggia, l'inizio non è dei migliori. Anche lo spumante che abbiamo proposto non era la fine del mondo, quello però l'avevo assaggiato nella cantina dove l'ho preso, era la bottiglia probabilmente non spettacolare.
 
 
Gli invitati si sono presentati con due bottiglie di vino superlative che ci ammutoliscono: Ornellaia 1998, grandissimo vino bolgherese e grandissima annata*, e un Sauternes 2002  Les Remparts de Bastor, che non conosco ma non ho dubbi che sia una grande maison.
Esagerati ma graditi naturalmente. Inoltre Giorgio, visto il nostro apprezzamento e la nostra gioia, dichiara di voler dar fondo alla sua fornitissima cantina e condividere i suoi preziosi vini con chi li sa apprezzare e noi non ci tiriamo indietro:  "la prossima settimana che ci porti? noi ti si invita anche tutti i giorni!!"
 
*ORNELLAIA 1998 : il 1998 è un'annata particolarmente felice. Veronelli e Wine Spectator assegnano 96 punti , con il secondo che , nel 2001 , mette l'Ornellaia 1998 in testa alla sua top 100. I 3 Bicchieri del Gambero Rosso diventano ormai una consuetudine alla quale si aggiunge per la prima volta il riconoscimento dei 5 grappoli della Guida Duemilavini Ais
 
 
Scaraffiamo l'Ornellaia in attesa dello scapece, secondo Giorgio ci starà benissimo, io sono incredula ma se lo dice lui. (infatti avrà ragione!!). Parto col secondo piatto, invito l'esperto in cucina, gli spiego cosa voglio fare "secondo te ci sta bene ancora qualcosina? tipo una granella di pistacchi, che dici? " sì, direi di sì, mi piace" ed ecco qua il risultato, liberamente ispirato al piatto dell'Ora d'Aria : vellutata di topinambur, baccalà cotto a bassa temperatura, ostriche, scaglie di topinambur fritti.
La mia versione: vellutata di zucca, stracci di baccalà crudo, olio evo, limone, succo e scorze e timo al limone, rapa bianca grattugiata e granella di pistacchio di Bronte:
 
 
Ha funzionato! Piaciuto a tutti, soprattutto al critico che suggerisce magari di provare a grattugiare sopra la vellutata il baccalà ancora congelato per un maggiore contrasto caldo freddo.
 
E' la volta dello scapece, una fusione fra quello alla Gallipolina e il Saor Veneziano, preparato in due versioni, una più classica e una più creativa, quella che poi ho proposto per la categoria SCAPECE del solito contest I MAGNIFICI 6, ovvero SCAPECE ESPRESSO, TRA GALLIPOLINA E SAOR.
 
La versione più o meno tradizionale. Già buona, forse solo tolta dal frigorifero troppo tardi, non era proprio  fredda ma secondo Giorgio, avrebbe guadagnato pure tiepida.
 
 
La versione creativa che, permettemelo, mi piace assai e sono proprio orgogliosa del risultato, ci ho studiato tanto, è una bella soddisfazione quando realizzi concretamente quello che hai solo concepito mentalmente e funziona, anzi è meglio delle aspettative. Questo è stato approvato al 100%.  Mi sto ancora gongolando.....E l'Ornellaia ci andava a nozze!!
 
A questo punto, e sono quasi le h 15, ci rilassiamo, ci perdiamo in chiacchiere, ahimè stiamo per rovinarci il pranzo  con la politica. Chiamo infatti un time out: "io avrei anche degli gnocchetti, li butto o passiamo al dolce?""via un assaggino, pochini ma s'assaggiano". Vado, spadello e torno.
 
 
Gnocchetti di patate con vongoline (lupini) e tartufo. Squisito. Preso  pari pari dal piatto dell'Ora d'Aria ma le dosi non le conoscevo, sono andata a sentimento e mi sembra di essere riuscita ad ottenere quel meraviglioso, inimmaginabile equilibrio che avevo assaggiato dal grande  Marco Stabile. Approvato pure questo!
 
Dulcis in fundo, un goloso dessert che ho proposto per il contest MUKKI ma che non ho ancora pubblicato. Chi ha detto che non so fare i dolci? Non male, me lo dico da sola ma tutti hanno confermato.
 
Sfera di semifreddo alla ricotta con cremoso di cioccolato, salsa vaniglia e zafferano, olive confit coperte di cioccolato e streusel di mandorle e farina di riso. Il Sauternes con le sue note di cedro candito, miele e zafferano e il suo retrogusto lunghissimo non poteva che armonizzare degnamente con questo dessert.
 
Stanca ma felice, accompagno gli ospiti al cancello alle h 16.00! Eppure il tempo è volato, compagnia piacevole, vini straordinari, piatti forse non eccelsi ma gli ospiti mi sembravano sodisfatti. Non sarò stata promossa a pieni voti ma una stellina me la sono meritata e per me vale più della Michelin perché me l'ha regalata Giorgio!!
 
 
 
 E la sera, cenetta frugale ma con l'ultimo bicchiere rimasto di Ornellaia!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 

BACI SALATI PER L'MTC N 45

$
0
0
http://1.bp.blogspot.com/-gvmrxx3Cy34/VNuIaMjoTII/AAAAAAAAJz4/N7BMpkvGmy8/s1600/banner_45.jpg

Dopo l'exploit di Insalata Mista con una scatola di  baci in quattro gusti per la sfida MTC N. 45 IL BACIO, lanciata da Annarita de Il Bosco di Alici,  anche Poverimabelliebuoni ha voluto  dire la sua! Chi aveva osato istigarmi "voglio vedere come ce le infili le acciughe nei baci"??
Ho raccolto la sfida naturalmente! Li volevate? E allora accattatevelli!!!

BACI AL PANE, BURRO, ACCIUGHE E ARACHIDI
 
 
Baci dedicati a Deborah Corsi, la mia amica chef de La Perla del Mare di San Vincenzo, senza di lei Poverimabelliebuoni non sarebbe mai nato né sarebbe cresciuta la mia passione per le acciughe. Galeotta fu proprio l'acciuga per il nostro primo incontro e per il nascere della nostra amicizia e sodalizio professionale, come ho avuto modo di spiegare qui. Era il 2005, quindi quest'anno festeggiamo il nostro 10° anniversario di reciproco affetto e stima; non solo, Poverimabelliebuoni è nato nel 2010, in seguito al primo corso organizzato con Deborah, che aveva per tema, inutile dirlo il pesce azzurro e povero, acciughe in primis! Data di nascita del blog, il 28 marzo, quindi fra poco compirà 5 anni. Prevedo un anno di grandi festeggiamenti: 10 anni con Deborah e 5 con Poverimabelliebuoni!! Stasera inizia un nuovo corso,  glieli porto da assaggiare e diamo inizio alle danze!
 
La frase per il bigliettino da infilare nei cioccolatini di Deborah è un proverbio: non v'è piccola acciuga che non speri diventar balena!
Con l'augurio che l'amica lo diventi, in senso metaforico naturalmente, cioè che continui a crescere professionalmente fino al più ambito dei riconoscimenti, che tutti sappiamo, non che abbia ad ingrassare come una balena!!
 
E ancora, voglio citare una deliziosa filastrocca di Gianni Rodari:
 
Tre pescatori di Livorno
disputarono un anno e un giorno
per stabilire e sentenziare
quanti pesci ci sono nel mare.
Disse il primo: “Ce n’è più di sette,
senza contare le acciughette”.
Disse il secondo: “Ce n’è più di mille,
senza contare scampi ed anguille”.
Il terzo disse: “Più di un milione!”.
E tutti e tre avevano ragione.
 
 
E ora la ricetta dei baci, facile facile, ispirata al goloso, amatissimo, stuzzichino/aperitivo/merenda: pane, burro e acciughe! Spesso servito per aperitivo, nell'aperitivo non mancano mai le arachidi, che ho scelto per conferire croccantezza al ripieno del cioccolatino perché in questo caso il pane è ammorbidito da burro fuso e panna.
Tecnicamente ho tratto ispirazione dalla PERLA DEL TIRRENO che Shamira aveva realizzato per il mio BLU&ACCIUGHE di Castiglioncello, lo scorso giugno, modificandone sostanzialmente il contenuto ma sfruttando l'idea del cioccolatino salato con copertura di burro di cacao dal gusto neutro che lo bilancia. In un primo momento avevo pensato di spruzzarlo anche con il colorante argentato, come quello di Shamira, nel mio caso per ricordare il manto argentato delle acciughe ma poi il risultato non si addiceva al bacio, è più adatto alla perla che trovai un'idea geniale dell'amica blogger!! 
 
 
Ingredienti per ca 12 baci
 
70 g di pane casalingo toscano posato senza crosta + 10-20 g extra se necessario
40 g di arachidi sgusciate*, non salate + 12 per la decorazione
4 acciughe grandi sotto sale**
30 ml di panna liquida fresca
50 g di burro di cacao (tavolette o pastiglie dure) per la farcia + 200 g per la copertura
20 g di burro
colatura di alici qb, se necessaria
 
* ho comperato le arachidi intere e le ho sgusciate ma non saprei indicare il lordo
 
** ho usato le rinomate e ottime acciughe catalane de La Escala, acquistate su consiglio di Mai, in occasione di un recente viaggio nella bella terra d'Empordà.
 
Come prima cosa dissaliamo le acciughe in abbondante acqua corrente, le mondiamo e le dilischiamo accuratamente e infine le tritiamo finemente al coltello.
Tritiamo al mixer il pane posato (non deve essere totalmente secco) in modo da ottenere una granella non troppo fine.
Tritare a granella le arachidi, mettendone da parte 12 intere per la decorazione finale.
Misceliamo il pane con la granella di arachidi e il trito di acciughe.
Facciamo fondere il burro con la panna e con il burro di cacao nel microonde a potenza media per 30 secondi ca. e poi versiamo il composto sul mix di pane, acciughe e arachidi. Facciamo assorbire bene, mescolando e impastando con le mani (guantate). Assaggiamo e regoliamo, se necessario, aggiungendo gocce di colatura di alici per aumentare la sapidità oppure altro pane, nel caso il composto risultasse troppo salato, considerando che comunque deve essere piuttosto sapido perché poi la copertura sarà neutra.
i baci "gnudi" come ha giustamente scritto la Patty di Andante con gusto
 
Formiamo delle palline grosse come una noce. Facciamo aderire un'arachide intera alla sommità di ogni pallina. Lasciamole compattare.
Tritiamo al coltello il burro di cacao, mettiamolo in una tazza e facciamolo fondere  a bagno maria a 30-35° C, poi immergiamolo in un bagno maria freddo e facciamo scendere la temperatura mescolando ripetutamente fino a 24-25° C (queste temperature le ho constatate mentre lo facevo, non ho trovato indicazioni precise per la gestione del burro di cacao), a questo punto immergiamo le palline (ho dovuto ripassare per qualche secondo il burro di cacao nel microonde un paio di volte perché si rapprendeva velocemente). Raccogliamo i baci con una forchetta, disponiamoli su un foglio di carta d'alluminio o carta da forno ad asciugare e il gioco è fatto.
 
 
Non sono proprio impeccabili, il burro di cacao è difficile da gestire. Nella "lattina" fanno più figura!!
 
 
e anche in sezione sono bellini dai....
 

 
 
 
 
 
 
 

ZERRI SOTTO PESTO DI ELENA

$
0
0
 
Gli zerri sotto pesto sono un classico della cucina di mare livornese. A Livorno per "pesto" si intende solitamente una marinatura con aglio, prezzemolo e peperoncino.
Questa versione mi è stata consigliata da Elena della Pescheria Punto Mare di Rosignano S. dove mi servo abitualmente. Si tratta praticamente di un carpione, dove i pesci vengono fritti e poi marinati. La particolarità di questa ricetta è la presenza del rosmarino anziché dell'onnipresente prezzemolo.
Me ne ero quasi dimenticata, l'ho preparata diverso tempo fa, oggi stavo facendo ordine in archivio e l'ho ripescata!!
 
Ricordo che Daniele, livornese Docg, proponeva nel suo sito LE NOSTRE RICETTE una versione simile ma senza erbe aromatiche.
 
Gli zerri sono pescetti molto saporiti piuttosto comuni nelle acque del Mar Tirreno. Non superano i 10 cm di lunghezza, quando sono molto piccoli, si friggono e si mangiano interi!
 
 

E' una non ricetta in realtà, le dosi non me le sono appuntate ma insomma si va a occhio!

zerri
farina 0
olio di semi di arachidi qb*
olio evo, aglio, aceto di vino bianco, vino bianco
aglio
peperoncino
rosmarino
sale

* uso l'olio di semi di arachidi solo per le fritture di pesce, ha un gusto più delicato ma nessuno vieta di usare l'olio extra vergine naturalmente!

Scaldiamo l'aglio a fettine con l'olio evo, il peperoncino e qualche ciuffo di rosmarino fresco. Aggiungiamo vino bianco e aceto di vino bianco, portiamo ad ebollizione e poi spegniamo.

Evisceriamo e squamiamo gli zerri, infariniamoli e friggiamoli in olio d'arachidi a 170° C,
scoliamoli su carta per fritti, disponiamoli poi in un contenitore e irroriamoli con la marinata calda.
Facciamoli riposare almeno mezza giornata fuori dal frigorifero prima di consumarli ma saranno ancora più buoni il giorno successivo!



 

PESCE PER MINI GOURMET

$
0
0
Ho atteso questo momento per quasi un anno ed ora che mi appresto ad annunciare anche sul blog l'uscita della nostra creatura, sono talmente sopraffatta dall'emozione e dalla sorpresa per l'accoglienza che già sta raccogliendo sul web, prima ancora di essere visto materialmente, che non so da che parte cominciare questo post!!

Comincerò dall'inizio, come si conviene, cioè dalla genesi di PESCE PER MINI GOURMET, ovvero "come far mangiare il pesce del nostro mare ai bambini da 1 a 6 anni, attraverso piccoli trucchi imbroglia pargoli". Scaturito da un'idea del Dr Marco Gucci, medico pediatra, grazie all'incontro con la sottoscritta e con la complicità di Poverimabelliebuoni, PESCE PER MINI GOURMET è un invito all'inserimento regolare, nella dieta dei bambini, del pesce, un alimento prezioso ma troppo spesso non gradito dai più piccoli, grazie a ricette facili e a composizioni divertenti ed accattivanti che intendono offrire, inoltre, uno stimolo all'educazione del gusto perchè golosi si nasce, gourmet si diventa!

Lo scorso anno, esattamente il 23 maggio, fui invitata ad una cena di beneficenza dell'Associazione Giacomo Onlus, attiva da anni nella raccolta fondi per sostenere la ricerca scientifica in campo oncoematologico. L'evento, che aveva come tema Omega3 e Polifenoli, cioè pesce azzurro e olio extravergine d'oliva,  si svolse al Casale del Mare di Castiglioncello e io condivisi la mia esperienza di partecipazione all'Ora del Paté e realizzai proprio la ricetta del mio paté d'acciughe con crackers neri contenuta nel libro. Fu un successo, sia il paté che il libro e la sua finalità benefica, entrambi perfettamente in sintonia con lo spirito della serata.

Ciò richiamò l'attenzione del Dr Gucci che, in modo garibaldino ma simpatico, si presentò e mi lanciò subito la "sfida" del libro con piatti di pesce per bambini in età pediatrica. E se lui è garibaldino io sono una kamikaze, mi ci buttai a pesce, appunto!

Il Dottore aveva già al suo attivo una piccola pubblicazione contenente ricette per bambini abbinate a storielle con i disegnini delle maestre dell'asilo nido locale: La pentola d'oro degli gnomi. Il "libricino"  ha venduto quasi 4000 copie e ha finanziato l'acquisto di un'ambulanza pediatrica!
Sfogliando L'ora del paté si è entusiasmato, voleva fare "il salto di qualità ", voleva imitarne la grafica o comunque ispirarsi a quella. Io non potevo che essere d'accordo,  i disegni, abbinati alle foto,  per i bimbi sarebbero stati perfetti ma io non avevo la minima idea di come si facessero.
Per questo motivo mi propone di coinvolgere un liceo artistico della zona, l'Istituto A. Gemelli di Cecina,  la cui professoressa di disegno, Denia Petrocelli,  aveva già avuto esperienza di grafica e sarebbe stata disponibile e avrebbe fatto partecipare i ragazzi dell'istituto, una cosa  decisamente carina.  Denia inoltre, avrebbe arruolato nell'impresa  anche la sua amica fotografa Claudia Querci. Dalla riunione generale con Giovanni Cruschelli, presidente della Giacomo Onlus, prestatosi come editore per l'occasione, emergono difficoltà logistiche ed economiche per la gestione dell'attività sinergica di grafici/disegnatori e fotografa. Ci accontentiamo di fare le foto e si parte!

Il set era ospitato nelle aule della scuola, la prima sessione in particolare nella sala più bohémienne, con cavalletti imbrattati di colori, statue di gesso, cornici, colori e fogli ovunque.

Denia, Claudia ed io ci siamo divertite a tirar fuori ogni genere di piatti, piattini, vassoi, scodelle, posate, oggetti vari, pesci, conchiglie, barchine, poi avevamo stoffe, tovaglie, tovagliette, pizzi e sottopiatti di ogni colore e non siamo riuscite ad usare tutto!

E naturalmente anche i ragazzi, precisamente quelli del 4° e 5° anno del corso di Arti Figurative,  hanno partecipato e hanno scattato alcune foto che sono state inserito nel libro







Queste invece siamo noi dopo una  mattina di intensa produzione!
da sinistra a destra, la sottoscritta, Claudia, al quinto mese di gravidanza, ora mamma di Lorenzo, e Denia.

Praticamente ho già mostrato alcuni piatti ma vederli stampati su carta è diverso ed è una grande emozione! Via, non resisto, pubblico qualche anticipazione.....



Spero di aver solleticato la curiosità di chi legge.
IMPORTANTE: acquistando  PESCE PER MINI GOURMET si contribuisce a finanziare la ricerca scientifica in campo oncoematologico sostenuta da Giacomo Onlus.
Ricerca volta alla personalizzazione delle terapie oncologiche per evitare il fenomeno di resistenza alle chemioterapie nel trattamento dei linfomi e delle leucemie .
Tutti noi autori e collaboratori abbiamo prestato la nostra opera a titolo gratuito.
 
Il libro contiene  31 ricette corredate da  informazioni generali sulle proprietà nutrizionali dei pesci  e sulle  caratteristiche biologiche di molte varietà di mare utilizzate (grazie al contributo del biologo marino, nomen omen Dr Giacomo Marino e i disegni del suo collega Dr Andrea Vannucci),  con relativa sensibilizzazione ad un consumo consapevole.  Sono contenute indicazioni utili circa la frequenza del consumo,  le dosi a seconda delle età (dietista D.ssa Anna Menasci) e alcune buone norme, restrizioni  e raccomandazioni generali da rispettare nell’ elaborazione dei piatti, nonché regole di sicurezza indispensabili per evitare episodi di soffocamento durante l’ingestione del cibo. Completa l’opera  una sezione dedicata a filastrocche, poesie e favole d’ambientazione marina.


Non viene fissato un prezzo di vendita, il libro è proposto ad offerta libera, minimo suggerito € 14,00.
Verrà presentato e distribuito nelle maggiori manifestazioni locali e durante eventi con scopi benefici, potrebbe essere veicolato da importanti quotidiani e a breve si potrà ordinare on line dal sito www.giacomo-onlus.it/bdr



Lo storico momento in cui abbiamo potuto sfogliare finalmente la nostra opera, Marco, la sottoscritta e Giovanni (che ha scattato la foto), sabato 21 marzo, bel regalo di primavera!

Ringrazio di cuore, oltre al Dr Gucci per avermi proposto di accompagnarlo  in questa splendida avventura, tutti coloro che hanno contribuito  alla realizzazione del libro:

la fotografa Claudia Querci
la prof.ssa Denia Petrocelli
i ragazzi della 4° e 5° classe del Liceo Artistico A. Gemelli di Cecina,
indirizzo Arti Figurative, anno scolastico 2014/2105
Editing e grafica: Agenzia SuperiorAdv, Rosignano S.
Dr Giacomo Marino, biologo marino
Dr Andrea Vannucci, biologo marino
D.ssa Anni Menasci, dietista
Giovanni Cruschelli, presidente Giacomo Onlus, Castiglioncello

E anche tutti gli amici food blogger e alcuni giornalisti che hanno già promosso l'iniziativa e pubblicizzato la sua presentazione ufficiale, in data odierna, in anteprima assoluta a Firenze:




alla presenza di stampa e tv e, ci auguriamo, anche di un pubblico numeroso!! VI ASPETTIAMO!




Dedicato a Giacomo e Olivia
e a tutti quelli che credono che “non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta”












PESCE PER MINI GOURMET- IL GRAN GIORNO

$
0
0
Come dice Giovanni Cruschelli, la soddisfazione non si camuffa, guardate che sorrisi!! Foto ricordo alla presentazione in anteprima assoluta del nostro libro PESCE PER MINI GOURMET come anticipato nel mio precedente post, mercoledì 25 marzo nella sala degli affreschi di Palazzo Panciatichi, Firenze, sede del Consiglio Regionale della Toscana.
Da sinistra a destra: il dr Marco Gucci, la sottoscritta, Giovanni Cruschelli, presidente Associazione Giacomo Onlus, il dr Giuliano Fedeli, vice presidente del Consiglio Regionale della Toscana e il Prof. Mini, Università di Firenze.

Un onore essere accolti in una sede così prestigiosa ed ottenere il sostegno e la solidarietà della Regione, una grande emozione e una grande soddisfazione davvero! I sorrisi parlano da sè, inutile aggiungere troppe parole, lascio parlare le immagini. Tra il pubblico gli amici food blogger Fabio Campetti e Corrado Tumminelli e fra i giornalisti Giuseppe Calabrese di Repubblica Firenze. C'erano anche alcuni ricercatori che collaborano con il prof. Mini al progetto di ricerca. Ma fra il pubblico c'erano anche due persone speciali che mi hanno fatto un grande regalo: mio papà e mia sorella che si sono sobbarcati 700 km A/R in un giorno,  per venire ad assistere al mio debutto come autrice! Una sorpresa ben riuscita e graditissima che mi ha riempito di gioia e mi ha emozionato fino alle lacrime!!

Ecco i Galliti al completo, la mamma non è molto in forma in questi giorni, per lei sarebbe stata una strapazzata, si accontenta delle foto e dei racconti. Per la foto il papi si è ricomposto e ha fatto la faccia seria perchè per tutto il tempo aveva stampato sul viso un gran sorriso orgoglioso, ma anche  la Galliti jr era fiera della sua sorellona.

Introduce la presentazione il consigliere dr Gianluca Parrini

Il vice presidente dr. Fedeli ha apprezzato molto il nostro libro

La parola al nostro simpaticissimo pediatra, dr Marco Gucci, amatissimo da bimbi e genitori, super tecnologico e velocissimo, aveva preparato la proiezione di immagini del libro e dei retroscena della sua preparazione

Il professor Mini ci ragguaglia sui risultati fin'ora ottenuti dalla loro ricerca, volta alla personalizzazione delle terapie oncologiche per evitare il fenomeno di resistenza alle chemioterapie nel trattamento dei linfomi e delle leucemie.

Tutto è bene ciò che finisce bene. Dopo un doveroso e meritato brindisi, accompagnati genitore e sorella al treno, noi ci avviamo verso casa e andiamo a festeggiare PESCE PER MINI GOURMET da grandi gourmet, dall'amico Luciano Zazzeri alla Pineta di Marina di Bibbona, dove ovviamente non manco di omaggiare lo chef con una copia del nostro libro e lui, con gesto amichevole, si fa orgogliosamente immortalare!! Evvai!!


E ora inizia una nuova avventura, bisogna organizzare la promozione per vendere il libro e raccogliere fondi per finanziare la ricerca in campo oncoematologico di cui Giacomo Onlus è promotrice.!!!
A breve sarà presentato alla manifestazione Foodies a Castiglioncello 24-26 aprile, sarà disponibile per la vendita on line sul sito della Giacomo Onlus, alla libreria Lucarelli di Cecina, all'edicola di Via Fucini a Castiglioncello, alla Pescheria Punto Mare di Geri Elena e Paolo, tutti amici che ci sostengono e ci aiutano in una bella dimostrazione di solidarietà nei confronti dell'associazione Giacomo Onlus

GRAZIE A TUTTI PER IL SOSTEGNO! Perchè "non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta"......

LA MIA BRISEE PER L'MTC N 46

$
0
0
La mia quiche ispirata a PESCE PER MINI GOURMET per l'MTC N. 46 che ha per tema LA BRISEE di Michel Roux, lanciata dalla sfidante di turno, la supersonica Flavia di Cuocicucidici!

 

Avrei voluto onorare Flavia con altre quiche e torte salate più originali e tecnicamente più interessanti, avevo molte idee ma troppo poco tempo a causa del rush finale per la pubblicazione del mio libro PESCE PER MINI GOURMET  che, proprio quasi all'ultimo, quando tutte le idee che avevo non mi convincevano del tutto,  è quello che mi ha fatto accendere la lampadina per l'MTC!
Ero al supermercato, mi sono ritrovata a guardare degli stampi tondi di alluminio grandi e piccoli che mi hanno ricordato i coppa pasta con cui composi il "pata pesce" della copertina del libro e non ho avuto più dubbi che la mia quiche avrebbe riprodotto quello!!

Poi ho letto che qualcuno della comunità emmeticina aveva lasciato nei commenti di un blog il proprio link per farsi pubblicità e mi sono fatta un po' di scrupoli. E' vero che promuovo un po' il libro ma visto lo scopo benefico penso che nessuno possa criticarlo e poi non mi intrufolo nei blog altrui. Riflettendoci, inoltre, ho ritenuto adatto proporre questa quiche perchè comunque è anche merito dell'Mtc se sono arrivata a pubblicare il libro, perchè quando ho conosciuto il Dr Gucci, il medico pediatra che mi ha proposto di realizzare il progetto insieme a lui, ero ad una cena di beneficenza e avevo portato la nostra esperienza de L'Ora del Paté che ha attirato la sua attenzione. E proprio grazie a Flavia io sono approdata all'Mtc, nel 2011, avevo appreso di questo gioco proprio da lei. Il cerchio si chiude! No? Grazie Flavia, Mtc e L'Ora del Paté! Prendo ben tre piccioni con una fava. Anzi ora che ci penso....ma oggi è pure il 5° compleanno di Poverimabelliebuoni!!!! E 4! E vai con la.....

QUICHE DI CEFALO, PORRI E BIETOLE CON BRISEE ALLE ACCIUGHE SALATE
Non è fedelissimo all'originale e non è proprio un piatto adatto ai bambini in età pediatrica, il "pata pesce" del libro è composto semplicemente da patate, spinaci e polpa di pesce, qui oltre al ricco involucro di brisée insaporita dalle acciughe salate (e te pareva che non ce le infilassi!!), al posto delle patate c'è una cremosa besciamella, la boccuccia è un rapanello anzichè pomodoro e le squamette di carote sono un po' più rade, l'occhio inoltre è venuto un po' a triglia ma nell'insieme è, inequivocabilmente, un pesce!

 

Ingredienti per una teglia da 20 cm di diametro e un pirottino semi sferico autoprodotto da 8 cm ca di lato:

Per la brisée, come da indicazioni impeccabili e dosi di Flavia/Roux (personalizzata alle acciughe):
250 g di farina 00
150 g di burro a pezzetti appena ammorbidito
4 acciughe grandi sotto sale
1 pizzichino di zucchero
1/2 cucchiaino di sale, se necessario
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo 

Per l'appareil:
1 mazzo di bietole
1 porro
150 ml di latte
50 ml di panna liquida fresca
1 cucchiaio colmo di farina 
1 uovo intero
sale, pepe, noce moscata qb
100 g di polpa di cefalo, spellata e mondata delle spine

Per guarnire: una carota medio-grande, un rapanello o un pomodorino, una rondella di zucchina e una fava o un pisello

Dissalare le acciughe sciacquandole sotto l'acqua corrente, diliscarle, pulirle e asciugarle tamponandole con carta assorbente. Tritarle finissime al coltello fino a ridurle in pasta.
Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, le acciughe, pochissimo sale o anche niente, a seconda del grado di sapidità delle acciughe, lo zucchero e l’uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.
Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.
Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia  a stare insieme.
Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino all’uso.



Mentre la pasta riposa in frigorifero. Mondate e lavate le verdure. Affettate il porro e le bietole, fateli rosolare in padella con un filo d'olio fino a che appassiscono. Tritate finemente o frullate la polpa del pesce e aggiungetela alle verdure calde, spegnete il fuoco.
Stemperate la farina con il latte a freddo, mettete al fuoco, a fiamma dolce, fate rapprendere mescolando. Lasciate intiepidire, infine unite le verdure con il pesce, la panna, l'uovo intero e regolate di sale, pepe e noce moscata.

Stendete la pasta col mattarello e poi foderate la teglia. Bucherellatela, copritela con un foglio di  carta da forno e versate dei  pesi sopra alla carta (i tradizionali legumi o riso),  cuocete in forno pre-riscaldato a 190° C per 15 '.  Abbassate la temperatura a 170° C, togliete la carta e ripassate in forno per altri 5-10 minuti.



Sfornate, versate l'appareil e rimettete in forno a 180° C per 20-25 minuti (io per paura di bruciacchiare troppo i bordi li ho rivestiti con un profilino di alluminio che ho tolto solo gli ultimi 5 minuti)

Dopo aver raschiato le carote, ricavate delle strisce sottili nel senso della lunghezza con l'apposita mandolina. Con un piccolo coppa pasta tondo, tagliate dei mezzi dischi che posizionerete in righe sfalsate in una metà del pesce. Mettete la rondella di zucchia con la fava a mo' di occhio nell'altra metà. Incidete il rapanello o il pomodoro a formare la bocca.

Et voilà!


I FINALISTI DI PAPPA AL POMODORO REVOLUTION

$
0
0
 
Siamo in dirittura d'arrivo per la gara finale di Pappa al Pomodoro Revolution, l'edizione 2015 del gioco ideato in collaborazione con l'azienda conserviera di Cecina, Li,  Mediterranea Belfiore.
Lo chef Cristiano Tomei, L'Imbuto, Lucca, testimonial del gioco ed ospite d'onore della giornata conclusiva che si svolgerà giovedì 9 aprile presso la sede dell'azienda, in Località Cinquantina a San Pietro in Palazzi, ha selezionato personalmente le ricette pervenute ed ha individuato i 6 finalisti che affronteranno  una giuria prestigiosa presieduta dallo chef Tomei stesso, composta dai giornalisti enogastronomi Giuseppe Calabrese, La Repubblica- Firenze, Leonardo Romanelli, Giorgio Dracopulos e dagli chef Deborah Corsi,Emanuele Vallini e Giorgio Scarpa:
 
 
 
 
Cristiana di Paola, Beuf à la Mode con ben due ricette:
 
 
 
Barbara Mori, Un giaggiolo in cucina con Gnocchi di pappa al pomodoro
 
 
 
Tamara Giorgetti, Un pezzo della mia Maremma con Lasagne di pappa col pomodoro
 
 
 
Ambra Alberigi, Ad ogni pentola il suo coperchio con Due vestiti per una pappa
 
 
La vincitrice, a questo punto possiamo usare il femminile perché le concorrenti sono tutte donne, sarà invitata a pranzo all'Imbuto e potrà seguire le preparazioni in cucina con lo chef Tomei.
 
Le prime tre ricette saranno inserite nella sezione RICETTE del sito di Mediterranea Belfiore.
A tutti i partecipanti sarà offerto un piccolo omaggio.
 
Dulcis in fundo, alle h 18.00 l'esuberante, istrionico, spiritoso  Chef Cristiano Tomei, delizierà il pubblico con la sua interpretazione di pappa al pomodoro. Si preannuncia uno show scoppiettante e divertente, da non perdere!!!
 


 
 

IL GRAN FINALE DI PAPPA AL POMODORO REVOLUTION

$
0
0

Con vergognoso ritardo, anche se ho l'alibi dell'infortunio e la lunga pausa di Paestum per Le Strade della Mozzarella, ma non potevo non immortalare sul blog un evento tanto atteso e così ben riuscito.
 
La finale di Pappa al Pomodoro Revolution si è svolta il 9 aprile presso la sede di Mediterranea Belfiore, come programmato e come annunciato nel mio post precedente con l'elenco dei finalisti, anzi delle finaliste perché erano tutte donne e che donne: Cristiana, Ambra, Barbara, Annarita e Tamara.
 
Approfitto spudoratamente di chi è stato molto più veloce di me e sfrutto i bellissimi e dettagliatissimi post di due amici presenti che raccontano lo svolgimento della gara e poi lo show cooking finale del vulcanico Cristiano Tomei, L'Imbuto, Lucca:   Giorgio Dracopulos, La Tavolozza del Gusto, fra i giudici di gara e Daniele Fedi, Le nostre ricette, sportivo concorrente, non arrivato in finale ma presente allo show di Cristiano Tomei di cui ha pubblicato anche dei video!
 
In nessuno dei due però vi è menzione dell'incidente che mi è capitato, del resto non era il caso ma io lo documento (per giustificarmi perché i postumi si sono protratti per un paio di giorni): ho pensato bene di attraversare una porta a vetri, tirata a lucido per l'occasione ed erroneamente chiusa proprio da me, andandoci a sbattere violentemente!! quindi non posso prendermela che con me stessa! Per fortuna avevo la testa leggermente abbassata e l'ho presa un po' di traverso, ho picchiato la parte alta della fronte altrimenti mi sarei spaccata il naso se l'avessi presa frontalmente. Ho battuto anche il ginocchio e ho zoppicato tutto il giorno perché non mi sono mica messa in poltrona con la borsa del ghiaccio, eravamo in procinto di dare inizio alle danze, mi sono limitata a generosi impacchi di lasonil e  ho stoicamente continuato ad adempiere al mio compito, cioè quello di fare da tramite fra la cucina e il tavolo dei giudici, giocando pure a fare la valletta, un po' ammaccata perché il bernoccolo sulla fronte gonfiava a vista d'occhio come nei cartoni animati.
 
Eccomi con la lavagnetta dove Antonella, una delle tre  Ciarlo's Sisters di Mediterranea Belfiore, annotava ogni piatto che usciva, un'idea simpaticissima che ha riscosso molto successo (e che mi permetteva di coprire il bernoccolo per le foto)
 
 
Insomma, a parte questo,  o anche per questo, ci siamo divertiti moltissimo. Il nostro presidente di giuria, testimonial di Pappa al Pomodoro Revolution e protagonista dello show finale, Cristiano Tomei non si è risparmiato un minuto e ha concesso le sue pillole di saggezza culinaria e dispensato consigli pratici alle concorrenti fiondandosi in cucina ad ogni portata e ancora dopo la gara ha offerto una vera lezione che tutte hanno ascoltato con grande interesse e divertimento perché Cristiano è dotato di grande verve e  di quello spirito caustico, tipicamente toscano, che lo rende irresistibile! 
 
 
Cristiano al centro in una sua posa tipica, alla sua sinistra Giorgio Dracopulos ed Emanuele Vallini, a destra Deborah Corsi, Irene Arquint e Giuseppe Calabrese
 
Lectio Tomeiensis
 
Prima della  proclamazione delle vincitrici, Tomei si esibisce in un' esilarante premessa......quando si dice "piegarsi in due dal ridere" 
 
Cristiano&Cristiana, la vincitrice
 
 Foto di gruppo con concorrenti e giuria

 
E via con il super Cristiano's show!
Lo chef viareggino,  con il suo stile scoppiettante e schietto ha incantato e divertito  il pubblico con la  dimostrazione pratica della sua interpretazione di pappa al pomodoro, una  squisita minestrina cremosa,  ispirata alla “pappa” dei bambini, fatta con l’acqua dei pomodori conservati di Mediterranea Belfiore, aromatizzata con timo serpillo e aglio e una “pastina” realizzata con la passata degli stessi pomodori, semola di grano duro e lievito essiccato a ricordare la fragranza del pane. Il tutto mantecato con gelato all’olio extravergine d’oliva. Un piatto semplice ma tecnico e soprattutto dal gusto intenso ed emozionante.
Durante l’esibizione, il pubblico ha potuto assaggiare la pappa al pomodoro di Cristiano che ha continuato a reggere da solo la scena dispensando, con grande verve e abilità dialettica, consigli pratici, aneddoti e opinioni in materia culinaria, offrendosi generosamente al proprio pubblico, rispondendo ad ogni curiosità e domanda.
Una degna conclusione di una giornata piacevolissima che ha riscosso un grande successo di pubblico e ci stimola già a pensare alla prossima edizione di IN CUCINA CON IL CUORE! Seguiteci e non ve ne pentirete....
La pappa al pomodoro Mediterranea Belfiore secondo Cristiano Tomei, la ricetta qui e a breve sul sito Mediterranea Belfiore
 
Mamma Renza, Cristiano, Simonetta, Emiliana ed Antonella Ciarlo
 
E in fondo in fondo ci sono anch'io...e il bernoccolo non si vede!
 
 
 

FOODIES FESTIVAL CASTIGLIONCELLO, ATTO SECONDO 24-26 APRILE 2015

$
0
0
 
Dopo il grande successo della prima edizione  dello scorso anno, torna  nelle stesse date,  dal  24-26 aprile 2015, Foodies Festival, la vivace kermesse gastronomica che anima ogni angolo della Perla del Tirreno e attira un gran numero di curiosi ed appassionati.
 
"Cucinare la salute” è il tema che farà da filo conduttore delle iniziative di quest'anno. Il cibo  è il carburante del nostro corpo e l’effetto benefico che ha sui processi necessari alla vita, è la base da cui partire per ogni slancio creativo nell’alta cucina così come nella dieta di tutti i giorni.
Gli argomenti affrontati spazieranno dalla cucina tradizionale, alla nuova cucina “veggie, dalla riscoperta dell'orto, alla valorizzazione dei valori salutistici dell’olio extra vergine di oliva, dalla cucina “popolare” passando poi per l'alta ristorazione che interpreterà: “Il cibo della salute”. Faranno da corollario interessanti Forum con esperti del settori su temi attuali come: “Cibo e Lavoro” e “Cibo e Socialità” e Taste Archaeology- Scavi gastronomici nella nostra storia “Gustatio ac promulsis” antipasti e aperitivi dell'antica Roma a cura della Direzione Museo Archeologico Comune di Rosignano Marittimo.
In veste di partner privilegiato, per il secondo anno, parteciperà Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio. Quest’anno la formula della manifestazione, organizzata dal Centro Commerciale Naturale di Castiglioncello e  dall'Assessorato al Turismo del Comune di Rosignano Marittimo con il contributo della Camera di Commercio di Livorno, si arricchisce.
Nasce così mangia-in-giro un “comune” viaggio gastronomico, serie di appuntamenti che da aprile a maggio animeranno Rosignano Marittimo con ben cinque diverse iniziative diffuse sul territorio e che coinvolgeranno a vario titolo botteghe e ristoranti della rete di Vetrina Toscana.
A dare il via alle danze sarà proprio il Foodies Festival il 24, 25 e 26 aprile a Castiglioncello, si proseguirà con 'Cacciucco senza trucco' il 2 e 3 maggio a Rosignano Solvay; con 'Non si frigge mica con l’acqua' il 9 e 10 maggio a Rosignano Marittimo; con Il 'Principe ranocchio' il 16 e 17 maggio a Vada; concluderà il cartellone degli eventi il 23 e 24 maggio 'Maggio formaggio' a Castelnuovo, Gabbro e Nibbiaia, frazioni collinari vocate da sempre all'agricoltura di qualità e alla pastorizia, occasione imperdibile per poter degustare le ricette legate a tutti i prodotti caseari del territorio.
 
Di seguito il programma completo, dove non posso fare a meno di segnalare la presentazione del nostro libro PESCE PER MINI GOURMET, domenica 26 aprile, h 15
 
Quest'anno inoltre, collaboro con il Festival in qualità di moderatrice di alcuni eventi come l'esordio di
un interessantissimo percorso a ritroso nel tempo alla scoperta della cucina e delle abitudini alimentari dei nostri antenati romani a cura della D.ssa Edina Regoli, archeologa, direttrice del Museo Archeologico di Palazzo Bombardieri Rosignano M.mo.  La campagna di scavi si protrae per tutto il mese di maggio, come detto sopra, nell'ambito del progetto MANGIA IN GIRO,  e toccherà, in quattro successive tappe, tutte le frazioni  del comune di Rosignano Marittimo, con presentazione e degustazione dei piatti dell'antichità!

 
Ma ecco il ricco programma del Festival:
 
CHARITY DINNER
Venerdì 24 Aprile ore 20:30
CHARITY DINNER - OBIETIVO 5.000
Hotel Miramare - salone dei ricevimenti - Castiglioncello
partecipano Tessa Gelisio
Icio De Romedis
chef Roberto di Mauro
in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Rosignano
 
FORUM TEMATICI
Venerdì 24 Aprile ore 18:00
Forum > CIBO e SOCIALITA' - social food
Sala Convegni Villa Celestina
partecipano Daniele Donati - Assessore Comune di Rosignano M.mo
Laura Alberti - Responsabile Commerciale Freschi - UniCoopTirreno
Cinzia Scaffidi - Ass. SLOW FOOD “10.000 ORTI IN AFRICA”
Icio De Romedis - Ass. ICIO ONLUS Progetto Acqua
Tessa Gelisio - Ass. FOR PLANET
 
Sabato 25 Aprile ore 10:30
Forum > CIBO e LAVORO
Sala Convegni Villa Celestina
partecipano Assessore attività produttive Comune di Rosignano M.mo - Veronica Moretti
Assessore turismo Comune di Rosignano Marittimo - Licia Montagnani
Dott. Stefano Romagnoli - Politiche Sviluppo e Promozione del Turismo - Regione Toscana
Dott. Riccardo Borracccini - Direttore Istituto Statale Alberghiero Mattei di Rosignano
Dott. Valerio Vagnoli - Direttore Istituto Statale Alberghiero Saffi di Firenze
Marco Stabile - Chef, Presidente d’Onore Associazione Giovani Chef d’Europa
presenta Giorgio Dracopulos - Enogastronomo scrittore
 
 
LIBRI e PUBBLICISTICA
 
Venerdì 24 Aprile ore 18:00
Presentazione > Il Risottario - di Sergio Barzetti
Ristorante Social Bar Volver - Porto Turistico Cala de’Medici
Sarà presente l’autore
 
Sabato 25 Aprile ore 11:30
Presentazione > Mangia come Parli - di Cinzia Scaffidi
Ristorante Social Bar Volver - Porto Turistico Cala de’Medici
 
Domenica 26 Aprile ore 15:00
Presentazione > Libro ‘Pesce per mini gourmet’
Teatro Tenda del Castello Pasquini
di Marco Gucci e Cristina Galliti
per l'Associazione Giacomo ONLUS
dedicato a Giacomo e Olivia.
partecipano Assessore Turismo Comune di Rosignano Marittimo - Licia Montagnani
Giovanni Cruschelli - Presidente Associazione Giacomo Onlus
Saranno presenti gli autori
 
PROGRAMMA LABORATORI E COOKING SHOW
 
Sabato 25 Aprile  ore  10.00-12.00 
Parco Castello Pasquini
ORTO IN CONDOTTA 
Laboratorio per bambini in collaborazione con Slow Food
partecipano:
la chef Silvia Volpe de Il Bacco e La Volpe, Castelnuovo M.ia
Valentina Gucciardo, Slow Food Livorno
  
Sabato 25 aprile ore 15:00 - 17:00

TASTE SHOW #1 | forum e degustazione

OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA, QUELLO BUONO.

Teatro Tenda Castello Pasquini - ingresso gratuito CON DEGUSTAZIONE
partecipano:
lo chef: Stefano Pinciaroli - PS Ristorante - Cerreto Guidi
ospiti:
Assessore Cultura Comune di Rosignano Marittimo - Valentina Domenici
Annamaria Tossani - scrittrice, giornalista ed esperta enogastronomica
Filippo Falugiani - Presidente Ass. Internaz. Ristoranti dell’Olio
Fabrizio Filippi - Presidente Consozio Olio Toscano IGP
 
Sabato 25 Aprile ore 18:00 - 20,30
 

COOKING SHOW | EVENTO SPETTACOLO

I GRANDI CHEF PRESENTANO IL CIBO DELLA SALUTE.
 

Teatro Tenda Castello Pasquini - ingresso a pagamento Euro 15,- CON DEGUSTAZIONE

 
presenta Alessandro Borghese - chef e conduttore televisivo
partecipano li chef:
Giuseppe Mancino - Ristorante Piccolo Principe - due stelle Michelin
Matia Barciulli - Ristorante Osteria Passignano - una stella Michelin
Sergio Barzetti - La Prova del Cuoco - Rai Uno
John Regefalk - Ristorante Metamorfosi - una stella Michelin
Emanuele Vallini - Ristorante La Carabaccia
ospite d’onore Annamaria Tossani - scrittrice, giornalista
 
Domenica 26 Aprile ore 10,30 - 11,45
TASTE ARCHEOLOGY - Campagna di cavi gastronomici nella nostra storia

Gustatio ac promulsis, Antipasti e aperitivi dell'antica Roma

Teatro Tenda Castello Pasquini - ingresso gratuito CON DEGUSTAZIONE
presenta Cristina Galliti - food blogger
partecipano Licia Montagnani - Assessore turismo Comune di Rosignano Marittimo
Dott.ssa Edina Regoli - Direttore Museo Archeologico Comune di Rosignano M.mo
chef Bajram Smoqi
 
Domenica 26 Aprile ore 12:00 - 13,00 
TASTE SHOW #2 | FORUM e degustazione

COME MANGIARE BIO & VEG CON L’ECCELLENZA LOCALE

Teatro Tenda Castello Pasquini - ingresso gratuito CON DEGUSTAZIONE
partecipano gli chef di Associazione The Cooking Factory - Roberto di Mauro
Enrica Palandri, food blogger
ospiti Assessore Comune di Rosignano M.mo Valentina Domenici
Laura Alberti , responsabili freschi freschissimi Unicoop Tirreno
presenta: Cristina Galliti, food blogger
 
Domenica 26 Aprile ore 17:00 - 18,30 
TASTE SHOW #3 | forum e degustazione 

BIRRA ARTIGIANALE vs. BURGER 

con spettacolo musicale - Camillocromo Circus Swing Orchestra

Teatro Tenda Castello Pasquini - ingresso a pagamento Euro 5,- CON DEGUSTAZIONE
partecipano gli chef:
Maria Probst - Ristorante La tenda Rossa - stella Michelin 2013
Deborah Corsi - Ristorante La Perla del Mare
Marco Parillo - Ristorante Casale del Mare
ospite Enrica della Martira - Masterchef 2014
E per tutta la durata del festival:
 
 
 

LA PRIMA VOLTA DI POVERIMABELLIEBUONI ALLE STRADE DELLA MOZZARELLA

$
0
0
 
A più di una settimana dal congresso Le Strade della Mozzarella, dopo aver visto scorrere splendide immagini di altrettanti splendidi piatti (impossibile assaggiare tutto a meno di non avere il dono dell'ubiquità)   e dopo aver letto molti articoli e recensioni di illustri giornalisti, critici enogastronomi e amici food blogger (leggi Luciano Pignataro Blog, Le Strade della Mozzarella, Fritto Misto, Blog L'espresso/Repubblica ,   Siciliani creativi in cucina), presenti alla straordinaria kermesse gastronomica di Paestum, giunta alla sua ottava edizione, non so da che parte cominciare a raccontare la mia prima esperienza a Lsdm, tante sono le emozioni e i piacevoli ricordi! 
 
Sarà che poco prima di partire ho avuto un piccolo incidente, leggi qui, e probabilmente la botta in testa mi ha lasciata stordita per qualche giorno, ho vissuto tutto come in apnea o forse su una nuvola?
Ero così emozionata, contenta ed eccitata  di poter finalmente partecipare ad un appuntamento gastronomico così importante, annunciato e atteso da mesi, sapendo di ritrovare amici e di farne nuovi, di assistere agli show di chef straordinari, di assaggiare prodotti unici, di fare il pieno di mozzarelle fino a scoppiare, che tutto questo turbine di emozioni ed eccitazione mi ha un po' confusa facendomi sbagliare la programmazione delle giornate, distraendomi qua e là, ma c'era così tanto da fare e da vedere, un po' come quando si va negli shopping center, dove la grande varietà e quantità disorienta!! In ogni caso mi sono divertita moltissimo.
 
La partecipazione a Lsdm era il mio premio per essere arrivata in finale al bellissimo contest pre-congresso PASTA PUMMAROLA E MOZZARELLA, UN VIAGGIO ESSENZIALE, tema anche di Lsdm 2015, organizzato da  Le strade della Mozzarella, in collaborazione con il  Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP, il Pastificio dei Campi, Agrigenus, L’Orto di Lucullo, I sapori di Corbara, Pentole Agnelli e Molteni,  dove mi sono piazzata  al primo post ex aequo con Elisa Iallonardi che purtroppo non è potuta venire a Paestum a ritirare i suoi premi. Sì, perché oltre alla partecipazione al congresso, ospiti del bellissimo Oleandri Resort, dove c'erano anche gli altri finalisti Stefano de Gregorio e Lorenzo Noccioli con la sua compagna Bianca, ci sono state offerte anche delle stupende pentole Agnelli personalizzate, cioè con il nostro nome inciso sui bordi di ogni pentola.....Mozzarella oblige!!

Mi sono concessa proprio una bella vacanzina; me la sono presa comoda, sono partita domenica 12 aprile, la mattina presto, e nel primo pomeriggio mi ritrovavo già a fare la turista e ad estasiarmi di fronte alla magnificenza dei templi di Paestum, incluso il bellissimo museo archeologico,  in una gradevole giornata primaverile dall'aria ancora frizzante.


La sera stessa si aprono le danze con un party informale, ottimo cibo a buffet e tutti sportivamente  in piedi, nella splendida cornice della moderna cantina dell'azienda agricola San Salvatore 1988 di Giungano, produttori di una ricca gamma di ottimi vini cilentani, fra tutti spiccano il Fiano Pian di Stio e l'Aglianico Jungano nonché un sorprendente spumante brut rosé metodo classico Joi, vini che hanno annaffiato gli ottimi piatti proposti da uno stuolo di chef locali che lavoravano in armonia nella bella cucina a vista


Condivido allegramente il risicato piano d'appoggio con un gruppo di giovani avventori che scopro essere cuochi ma lungi dal pensare e dal chiedere se fossero cuochi che si sarebbero esibiti il giorno successivo, morale...ho chiacchierato quasi tutta sera con lo chef uruguayano Matias Perdomo, ex Pont de fer, Milano, e il suo staff e non l'ho riconosciuto!! E il giorno successivo me lo sono addirittura perso, lui, il suo nigiri e le sue sconvolgenti Muffarelle.....sono una dilettante e un impiastro!! In seguito l'ho ritrovato fra le sale del Savoy e ne abbiamo riso insieme.

Lunedì 13 aprile, primo giorno di Lsdm, dopo una pantagruelica colazione, e una salutare passeggiata attraverso la pineta prospicente il resort e poi lungo la bella spiaggia


raggiungo la faraonica sede del congresso, il Savoy Beach Hotel, struttura grandiosa e raffinata, perfetta location per la manifestazione, organizzazione impeccabile.
Prima di fiondarmi nei saloni dove si sarebbero svolti gli show cooking, girello fra i banchi dei produttori che fanno bella mostra nella spettacolare terrazza dell'hotel:


Gli ottimi oli del Frantoio Muraglia di Andria nei loro colorati orcetti, e il curioso olio affumicato a freddo con legno naturale
 
Visi noti: Paola Spatola con i cubi di pasta del Pastificio dei Campi di Gragnano,  che ho ormai nel cuore così come gli straordinari pomodori campani:
 
 
 
 
La pasticcera Anna Chiavazzo, autrice del pan di bufala e testimonial di Latterì, latte  di bufala ristretto, mi regala un sorriso e mi offre una profumata e densa crema pasticcera agli agrumi
 
 
L'innovativo e pratico packaging H2OBox, ecosostenibile, impermeabile all'esterno e a tenuta di liquidi all'interno  e termoprotettivo, ideale per le stesse  mozzarelle di Antonio Sada e Figli
 
E naturalmente i vini sopracitati dell'Azienda San Salvatore 1988 ma c'era anche un esempio di toscanità: Dievole e pure bollicine d'oltralpe, Champagne Paillard, sponsor della manifestazione.
Non riesco a caricare tutte le foto e citare tutti, mi verrebbe un post chilometrico ma meritano anche L'antico Mulino Caputo, Lady Café, Il Sigaro toscano e alcuni formaggi del nord Italia.
 
E le mozzarelle, ovviamente!
 
Dicevo che mi sono un po' distratta ma ho anche approfittato per promuovere un po'PESCE PER MINI GOURMET, è per una buona causa!
 
 Ricevere i complimenti di Luciano Pignataro ci onora molto!
 
Sarò breve per quanto riguarda i cooking show, rimando ai sopracitati siti per una carrellata completa di tutti gli show e i piatti realizzati. Fra gli chef che ho visto e ascoltato e di cui ho assaggiato le interpretazioni a base di mozzarella: Cristina Bowerman, Igles Corelli, Massimo Bottura, Roberto Petza, Salvatore Tassa, Ciccio Sultano, Heinz Beck, Ernesto Iaccarino, Roberto Flore, I Costardi brothers, Kobe Desramaults, Marianna Vitale, Rosanna Marziale, Cristian Torsiello, quelli che mi hanno entusiasmato maggiormente per aver centrato l'interpretazione dell'essenzialità sono stati:  Rosanna Marziale, con un piatto e una presentazione commovente, la sua pasta allo “tzimtzum”, tutto quello di cui abbiamo bisogno è amore, empatia, comprensione, condivisione. Il Dio degli ebrei, che occupava tutto l’universo, per creare il mondo trattenne il respiro, ritrasse sé stesso (tzimtzum) per fare un po di spazio agli altri esseri (forse perché era stanco di mangiare da solo) Fu un atto di generosità, un atto d’amore. Lo tzimtzum  è l’ingrediente fondamentale di questa ricetta. Solo trattenendo solo un po’ del loro Ego i mangiatori contemporanei possono creare e condividere un piatto di pasta…mozzarella e pummarola 
Un piatto molto più concettuale, a mio avviso,  di tanti riferimenti e paralleli con l'arte contemporanea. Banditi quindi i cellulari a tavola e zuppiere colme di spaghetti pummarola e mozzarella e godiamoci il convivio come un tempo, a casa della mamma la domenica. E che gusto quella pasta!!
 
 
Il mio cuore inoltre batte per Igles e anche in questa occasione non delude. Appassionato di tecnologia al servizio del gusto, mantiene intatta la consistenza della mozzarella aromatizzandola con un'apparecchiatura super tecnologica, prima al mojito, molto delicato, e poi al fumo, indovinatissimo e dalla persistenza insistente! 
Prima della sua esibizione in sala, eccolo in presa diretta per Rai1
 
Straordinario Heinz Beck nella sua semplicità, coraggiosissimo Iaccarino con un soufflé alla mozzarella, impeccabile! E strepitosa Marianna Vitale, che duetta con un orgoglioso Pignataro,  scambiando qualche battuta in napoletano,  ci offre un piatto dal gusto esplosivo in ricordo del ceviche peruviano: gli acini di pepe, un tipo di pasta dimenticato, risottati nell'acqua della mozzarella, mantecati con il liquido di frutti di mare, lime e limone, aglio, cipolle, peperoncino e friggitelli, coriandolo e 'n coppa a tutto quanto una granita di ricci di mare. Da dipendenza. Non ho fatto belle foto purtroppo ma questa presa dallo schermo gigante è un'istantanea carina anche se nebulosa
 
 
Gli acini di pepe in ceviche della Vitale
 
L'assalto per fotografare i piatti di Bottura, uno dei quali,Il nord che vuole diventare sud, ce lo  siamo pappati in compagnia, perché condividendo c'è più gusto!
 
 
 
Tornando seri, per i dolci, bello e gradevole quello di Cristian Torsiello, rubo foto e descrizione dal sito Lsdm:
 
sorbetto di rapa rossa, ciliegie, cioccolato bianco e mozzarella, un dolce che spinge molto sui toni acidi. Partendo dal presupposto che la mozzarella va trattata in purezza, lo chef la straccia semplicemente con le mani per spezzettarla e la mette a colare. Il cioccolato viene lavorato con panna fresca, latte e colla di pesce. Per il gelato, la rapa, una volta cotta, viene centrifugata. La parte liquida è utilizzata per il sorbetto, mentre la polpa viene lavorata per essere trasformata in cialde dolci e croccanti. Il dolce si chiude con una spolverata di biscotto di nocciole, origano fresco, olio evo e aceto balsamico.
 
Il gran finale si è celebrato il martedì sera, agli Oleandri resort, con una festa della pizza napoletana che ha visto sfilare i migliori pizzaioli partenopei, idolatrati come vere star e a ragione!! Nomi mitici: Salvatore Salvo, Enzo Coccia,  Gennaro Nasti, Gino Sorbillo,  Franco Pepe. Pizza e champagne Paillard! Che altro??? un calzone fritto di Coccia e poi una frappa fritta quasi a mezzanotte e mi stupisco come il mio stomaco abbia retto a tanto cibo e pure fritto, a dimostrazione che anche il fritto, quando è fatto bene, non può far male.

Ci lasciamo con baci e abbracci e auguri sinceri di rivederci presto: saluto e ringrazio Antonio Lucisano, Giuseppe di Martino, Bruna e Albert Sapere, Barbara Guerra, Domenico Raimondo fra gli artefici della grande kermesse, già conosciuti alla finale del contest lo scorso anno e ritrovati quest'anno (chissà che non funzioni il detto "non c'è due senza tre"!) e ancora tanti amici giornalisti vecchi e nuovi Eleonora Cozzella, Luciano Pignataro, Giustino Catalano, Gianluca Biscalchin, Fabrizio Scarpato, Fiammetta Fadda, Lorenza Vitali e Luigi Cremona e i compagni di avventura Stefano, Lorenzo e Bianca ma come non citare la simpaticissima Ada Parisi, Rosalia Imparato, Alessandra Zerbini e tutte le blogger campane Antonia Russo, Daniela Marfisa e consorte, Teresa de Masi (giudice del contest Lsdm), Maria Romano, Ornella Buzzone, Fabio d'Amore ma anche blogger dall'Emilia Romagna e dalla Toscana, Margherita Foglia, Ilaria Spinelli, Gaia Innocenti. E se ho dimenticato qualcuno, non si offendano ma lo champagne scorreva a fiumi.....

AD MAIORA PERCHE' MOZZARELLA OBLIGE!!
 
 
l'autore di Yummi, Gianluca Biscalchin e l'autrice dello slogan

 
 

CROSTINO NERO CON LONZINO DI PALAMITA, GERMOGLI E FIORI

$
0
0
 
Il piatto che presenterò domenica 3 maggio al Cecina Boat Festival, Porto di Cecina, Li h 16.00. Chi viene ad assaggiare?
Intanto pubblico la ricetta che è una variante del lonzino che avevo fatto la prima volta secondo la versione di Shamira. Questa volta ho interpellato il grande Maurizio Marsili, chef di Vigna Ilaria, Lucca, umile e modesto ma uno dei massimi esperti amici  in materia di PESCE!
Proprio durante la serata di Poverimabelliebuoni a Vigna Ilaria, Maurizio aveva accostato alla mia tartare di sugarello, il suo crostino con cefalo marinato e ricordo che quando mi spiegò la ricetta, era molto più semplice del lonzino di Shamira, ho fatto un mix dei due e aggiunto del mio, come al solito....
 
Per il crostino, riciclo il pane al nero di seppia che mi piace tanto e che ho proposto in molte occasioni: QUINTO QUARTO DI MARE per Visti da Dentro, Firenze e  per l'Mtchallenge, PANINO NERO CON TRIPPE DI STOCCAFISSO ALLO ZAFFERANO.
 
Maurizio inoltre, mi aveva suggerito di completare il tutto con delle verdure a contrasto, mi piaceva molto il cavolo crauto in agrodolce, però un altro amico chef, il Vallini, che si è esibito proprio al Cecina Boat Festival domenica scorsa, mi ha stuzzicata con i germogli. Idea che ho subito sposato, belli, colorati, salutari e più easy. E me li ha pure procurati. Che altro? 
Per completare l'estetica del piatto, ho aggiunto qualche fiorellino, quelli dell'aglio pendolino che trovo vicino a casa, in una pinetina attraversata da un minuscolo rivolo e che so essere eduli. Quelli gialli assolvono solo al gusto estetico, non li conosco e quindi non ho osato mangiarli!
 
Ho pensato di proporre questo crostino immaginando una gita in barca con un happy hour al tramonto con tanti amici e tante cosine sfiziose e fresche  da portare già pronte, fra cui questi crostini.
 
 
Ingredienti per ca 24 crostini
 
Lonzino di palamita
200 g di filetto di palamita
100 g di sale grosso
50 g di zucchero semolato
la scorza di mezzo limone non trattato
1 spicchio d'aglio
1 foglia d'alloro
un ciuffo di prezzemolo, timo, rosmarino, erba salvia
pepe nero in grani
 
Tritare tutte le erbe con l'aglio, il limone e il pepe, mischiarle con lo zucchero e il sale. Mettere il filetto di palamita in un contenitore, coprirlo con il composto aromatico, coprire con pellicola, lasciarlo riposare un paio d'ore. Poi porre in freezer a -18° per 96 h come da prassi per il consumo casalingo del pesce crudo.
Togliere dal freezer, sciacquare i filetti ancora congelati, poi tamponarli con carta assorbente, farli scongelare lentamente in frigorifero.
Infine ricavare delle fettine sottili al momento di comporre i crostini e regolare a piacere di sale/pepe e condire con un filo d'olio evo.
 
Pane al nero di seppia
200 g di farina 0
10 g di lievito di birra fresco
8-10 g di nero di seppia fresco
un pizzico di sale
acqua qb
 
Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida, aggiungere il nero di seppia, incorporarlo nella farina mescolando per non formare grumi e iniziare ad impastare  aggiungendo altra acqua poco alla volta, infine il sale, e continuare ad impastare fino ad ottenere un composto morbido e liscio.
Formare due salsicciotti, lasciar lievitare almeno un paio d'ore in luogo tiepido (es. all'interno del forno con la luce accesa e il portello socchiuso). Cuocere in forno a 170° C per 20-25 minuti
 
Per guarnire:
germogli freschi a piacere
fiori eduli
 
 
 
 
 

PESCE PER MINI GOURMET AL VECCHIO FRANTOIO DI CASTAGNETO CARDUCCI

$
0
0
 
Rieccolo!! Il nostro simpatico PATA PESCE sta diventando una vera star, un'icona per bambini  ma anche, e soprattutto,  per l'Associazione Giacomo Onlus a cui il libro è dedicato, per un fine importante, quello volto a sostenere la ricerca scientifica per la personalizzazione delle cure oncologiche di linfomi e leucemie.
 
Dopo l'anteprima a Firenze, nella sede del Consiglio Regionale della Toscana, il 25 marzo, è seguita la bella e affollata presentazione "in casa", cioè al Foodies Festival di Castiglioncello, domenica 26 aprile, dove si è riunito tutto il gruppo che ha collaborato alla realizzazione del nostro libro:
 
Giovanni Cruschelli, Denia Petrocelli, Anna Menasci, Giacomo Marino, Claudia Querci col piccolo Lorenzo, Marco Gucci e la sottoscritta insieme a Vanessa Guidi, presidente CCN Castiglioncello, Licia Montagnani, assessore turismo Rosignano Marittimo, prof. Enrico Mini, ricercatore università di Firenze 
 
Il prossimo appuntamento  sarà nell'ambito della manifestazione GENIUS LOCI- LA TERRA E' VIVA, Castagneto Carducci 8-10 maggio, organizzata dalla Strada del Vino e dell'Olio Costa degli Etruschi e dal comune di Castagneto Carducci.
 
 
Precisamente, saremo ospitati, Marco Gucci ed io, in qualità di autori,  dal ristorante
Il Vecchio Frantoio di Castagneto Carducci, sabato 9 maggio,  h 20.00
per una presentazione  di Pesce Per Mini Gourmet con un menu degustazione di piatti tratti dal libro. 
 
La prima presentazione  con degustazione! Ringrazio la signora Patrizia, titolare del ristorante, che si è entusiasmata all'idea e si è subito resa disponibile nonostante il breve preavviso. 
 
Questo il menu concordato con Patrizia:
 
Aperitivo : Fish pops
Antipasto: Pappa al pomodoro con sarde gratinate
Primo piatto : Gnudi al mare
Secondo piatto: Lumachine di spiaggia
Dessert: gelato e frutta fresca
 
Acqua e caffè
 
Costo della serata: € 25/persona - Vini esclusi
 
PER INFO E PRENOTAZIONI: 0565 763731
 
Nell'occasione sarà naturalmente possibile acquistare il libro PESCE PER MINI GOURMET  e avere la dedica di entrambi gli autori!
Fossi in zona non mi perderei quella che si preannuncia una bella e gustosa serata! Vi aspettiamo!!!
 
 
Da non perdere comunque tutta la manifestazione castagnetana che propone un ricco programma.
Aggiungo inoltre che l'Associazione Italiana Food Blogger ha collaborato con l'organizzazione della manifestazione  per la realizzazione e la promozione del contest LA MACCHIA NEL PIATTO, riservato ai soci Aifb, la cui premiazione si terrà sabato 9 maggio alle h 15 al Teatro Roma di Castagneto Carducci alla presenza dei giudici : Luciano Zazzeri, Pier Mario Meletti Cavallari, Fabrizio Mandorlini, Claudio Mollo e Sara Bardelli, che farà le veci della presidente Aifb Anna Maria Pellegrino.
La stessa Sara interverrà, come relatrice, al convegno per la stampa agroalimentare, sabato mattina, vedi programma, al quale tutti i soci Aifb sono invitati a partecipare!
 


GENIUS LOCI A CASTAGNETO CARDUCCI E UN MENU DI PESCE PER MINI E MAXI GOURMET

$
0
0
Primo esperimento di presentazione del nostro libro in un ristorante amico con un menu interamente tratto da Pesce Per Mini Gourmet, sabato 9 maggio, al Ristorante Vecchio Frantoio, Castagneto Carducci! Il Dr Marco Gucci illustra le caratteristiche e la finalità benefica del libro, il cui ricavato finanzia la ricerca scientifica in campo onco ematologico per la personalizzazione delle cure nei casi di linfomi e leucemie promossa dall'Associazione Giacomo Onlus.
 
Come annunciato nel mio precedente post, abbiamo promosso il nostro libro nell'ambito della bella manifestazione castagnetana Genius Loci - La Terra è viva/Castagneto a Tavola,  che si è svolta durante questo weekend, grazie alla gentile disponibilità dell'organizzazione della manifestazione: La Strada del Vino e dell'Olio Costa degli Etruschi e il Comune di Castagneto Carducci.

Manifestazione a cui ho partecipato anche per altre attività. 
Nella mattinata di sabato 9 maggio, si è tenuto un interessantissimo convegno formativo agroalimentare dell'ordine regionale e nazionale dei giornalisti Arga e Unaga al quale la nostra Associazione Italiana Food Blogger era stata invitata ad intervenire come nuova voce della comunicazione spontanea web. La nostra pacata ma determinata e convincente relatrice Sara Bardelli ha conquistato l'intera platea e tutti i relatori del convegno, sul palco dell'affascinante Teatro Roma, chiarendo la filosofia, le finalità e gli intenti Aifb ed elencando le molteplici attività in cui siamo impegnati.
 
 
Per l'occasione si è radunato un piccolo gruppo Aifb, composto dai finalisti del contest La Macchia nel Piatto e altri spettatori: Maria Greco Naccarato, Andrea Zinno, Sabrina Fattorini, Barbara Mori, Ambra Alberigi oltre a Sara e alla sottoscritta.

 
Ci siamo concessi una deliziosa pausa pranzo da S'a di d'andà che conosco da vecchia data, con piatti pantagruelici annaffiati da un buon Villa Donoratico di Argentiera, e poi, in attesa della premiazione del contest, mi sono ricalata nella mia veste un po' arrugginita di guida e ho fatto fare al gruppo un giro turistico del borgo di Castagneto, infarcendo le notizie storiche e culturali con aneddoti un po' boccacceschi su personaggi noti come lo stesso Giosuè Carducci e membri della dinastia Della Gherardesca, perché un po' di gossip non guasta mai.
Prima però avevo piazzato ai colleghi alcune copie di Pesce Per Mini Gourmet naturalmente!! Lo faccio per una buona causa, gli amici sono stati tutti generosi e li ringrazio di cuore.
Inoltre fra i giornalisti, a cui tenevo molto, c'era una vecchia conoscenza, Claudio Mollo che si è offerto di rispettare la consuetudine che ormai si è delineata, della condivisione social, e si è simpaticamente fatto fotografare col libro, oltre ad esprimere il suo apprezzamento.
 
Premiazione del contest La Macchia nel Piatto con Luciano Zazzeri, chef de La Pineta di Marina di Bibbona, presidente della giuria. Vince Maria Greco Naccarato con il suo spettacolare Coniglio nella Macchia. che ha conquistato i giudici. Bravissimi anche Sabrina e Andrea, che sono dietro solo di pochissimi punti. 
Maria e lo chef Luciano Zazzeri
 
Baci e abbracci, rientro verso casa per una piccola pausa e poi riparto verso l'ora di cena con mio marito per la serata al Vecchio Frantoio. Ci aspettano il dr Marco Gucci con la moglie. Peccato manca Giovanni Cruschelli, presidente dell'Associazione Giacomo Onlus a cui è dedicato il nostro libro perché impegnato in un'altra manifestazione.
Piazziamo qualche cartello, sistemiamo i libri e aspettiamo gli ospiti. Nel frattempo metto il naso in cucina, le cuoche mi accolgono calorosamente e mi mostrano, orgogliose, le loro interpretazioni delle ricette del libro. I fish pops sono bellissimi ma anche tutto il resto, sono state meravigliose e si sono pure divertite!
Fra i giornalisti rimasti Luigi Caricato, scrittore ed oleologo, autore di Olio Officina Magazine e di molti libri fra cui un Atlante degli Oli Italiani, presentato proprio a Genius Loci nel pomeriggio.
Erano presenti, con nostra sorpresa e gioia il sindaco di Castagneto D.ssa Sandra Scarpellini e l'assessore al turismo D.ssa Elisa Barsacchini oltre alla direttrice della Strada del Vino e dell'olio Costa degli Etruschi, Costanza Vestrini e l'intero staff composto da Filippo, Elisabetta, Irene e Cristina. Completavano la tavolata, l'enologo di una bella cantina biodinamica di Riparbella, Caiarossa  e il Dr. Stefano Romagnoli, responsabile delle politiche di sviluppo e promozione del turismo della Regione Toscana, in primis Vetrina Toscana. Nella sala altri clienti che avevano aderito al menu Pesce per Mini Gourmet!
 
 
Una serata piacevolissima e conviviale e un menu molto apprezzato da tutti, grazie alla freschezza e alla sobrietà dei piatti, una piccola pausa dalla maratona mangereccia castagnetana dell'intera manifestazione, soprattutto in previsione del tradizionale pranzo in piazza  della domenica a base di cinghiale naturalmente!!
 
Il sindaco con i simpatici Fish Pops
 
La pappa al pomodoro con le sarde gratinate


Gli gnudi con le acciughe

Le lumachine di mare, qui, sulla foglia di lattuga!

 
Marco ed io con la signora Patrizia, titolare e cuoca del ristorante Il Vecchio Frantoio con il grembiulino Poverimabelliebuoni
 
Con il sindaco di Castagneto Carducci
 
e infine, anche il dottore non resiste a farsi immortalare con il grembiulino di Poverimabelliebuoni. A breve stamperemo anche quello di Pesce Per Mini Gourmet!!
Chi ci ama ci segua......
 
 
Ma non è finita, dopo cena riusciamo a fare un salto anche al Teatro Roma per  assistere alla coda del concerto di Luca Stricagnoli, virtuoso e giovanissimo chitarrista, geniale e sorprendente, che suona tre chitarre contemporaneamente, strimpellando pure con i piedi mentre magari soffia anche nell'armonica a bocca oppure si esibisce nel lap tapping e noi tutti a bocca aperta. La versione acustica di My Sharona (The Knack, 1979) è mozza fiato!!
 
Un piccolo assaggio della sua bravura: https://www.youtube.com/watch?v=SMQVyGOZylg
 
 
 
 
 

CANEDERLI AL BACCALA' IN BRODO DI PESCE ALLO ZAFFERANO

$
0
0

 
 
 

Canederli? chi era costui?
Parafrasando il Manzoni, e ruminando tra me come Don Abbondio, seduta non sul mio seggiolone ma sulla poltrona della scrivania, nella stanza del piano superiore, ovvero la mansarda che ospita il mio studiolo, mi interrogavo sui canederli.
Sì perché ad ogni sfida MTC i neuroni si surriscaldano, per le elaborazioni mentali che ci ritroviamo a formulare per entrare perfettamente nel mood della sfida, per rispettare il tema e soprattutto fare attenzione alle regole!
Tutta la libertà di questa sfida quasi quasi ci spiazza e allora ci imponiamo di trovarlo noi un filone da seguire.
 
Personalmente ero partita in quinta elaborando una ricetta figa con abbinamenti all'insegna dell'originalità, poi la quotidianità mi ha offerto una chiave di lettura più semplice ma che mi è piaciuta molto.
 
Avevo messo da parte il pane, la base c'era. L'altra sera ho cotto il baccalà, semplice semplice, lessato con due verdurine, siamo un po' a regime. N'è avanzato un pezzo e mi si è accesa la lampadina (non è che ci voglia tanto ma insomma mi ha fatto decidere) e ho pensato che in fondo i canederli sono un piatto di riciclo degli avanzi e quello sarebbe stato. Cortina, Veneto, baccalà alla vicentina (che poi sarebbe stoccafisso per loro), sarde in saor, cipolle, uvette e pinoli....sarde....Sicilia, pasta con le sarde, uvette e pinoli, finocchietto e zafferano (sono ripetitiva ma mi piace troppo), il canederlo e il suo brodo si stavano delineando.
Per il brodo di pesce, faccio un salto in pescheria, un po' tardi, a fine mattinata, ma poco male raccatto gli avanzi della cassetta dei pesci da minestra e ho fortuna: una piccola pescatrice, una mostella e due scorfanetti, uno rosso e uno nero, avanzi perfetti! 
 
CANEDERLI CON BACCALA' IN BRODO DI PESCE ALLO ZAFFERANO E FINOCCHIETTO SELVATICO
 
 
Ingredienti per 2-3 persone (9 canederli)
 
per i canederli
150 g di pane toscano tipo casalingo raffermo e privato della crosta
100 ml di latte fresco parzialmente scremato
1 uovo
13 g di farina 0 (mezzo cucchiaio da minestra)
1/2 cucchiaino di sale fino
 
120-130 g di baccalà cotto
40 g di cipolla bianca
30 g di ricotta vaccina
un cucchiaio di uvetta sultanina
un cucchiaio di pinoli
1 foglia di alloro fresco
olio evo
cannella, noce moscata qb
 
per il brodo
500 g di pesce misto da zuppa (scorfano, gallinella, cappone, nasello, pesce prete, tracina, mostella.....)
1,5 l d'acqua naturale
1 carota piccola
1/2 gambo di sedano
1/2 cipolla
1 foglia di alloro
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
5-6 stimmi di zafferano italiano (abruzzese, toscano, sardo.....)
un ciuffo di finocchietto selvatico fresco
sale fino
 
Eviscerare i pesci, sciacquarli sotto acqua corrente, metterli in una casseruola con gli odori, versare  l'acqua a freddo, portare a bollore, abbassare la fiamma e lasciar andare lentamente per ca 30 minuti.
 
Prelevare i pesci con una schiumarola. Passarli  al passaverdure a fori piccoli, raccogliere la purea di pesce in una ciotola e mettere da parte per un'altra preparazione (con un po' di salsa di pomodoro, aglio e prezzemolo, condito con buon olio, spalmata sui crostini - oppure s'allunga con un po' di brodo, se avanza il suo, o anche brodo di verdura, si regola di sale, pepe, si serve calda con crostini abbrustoliti).
Filtrare il brodo, prelevarne un mestolo, mettervi in infusione  i pistilli di zafferano per almeno un paio d'ore se freddo oppure mezz'ora se caldo (meglio l'infusione a freddo), sciogliere il concentrato in due cucchiai di brodo e poi aggiungerlo a tutto il resto, insieme al brodo insaporito con lo zafferano.   
Mettere gli scarti di pesce in un pentolino, coprirli con acqua, far cuocere ancora 10-15 min in modo da avere del brodo di riserva.  
 
Tagliare a dadini il pane raffermo, metterlo a bagno in una ciotola con il latte e l'uovo sbattuto, mescolare e far impregnare per 20-30 minuti.
Nel frattempo rosolare la cipolla affettata finemente con un cucchiaio d'olio evo e una foglia di alloro spezzata. Aggiungere il baccalà sbriciolato,  le uvette precedentemente ammollate, i pinoli, far insaporire pochi minuti a fuoco vivace. Infine regolare di sale (se necessario), pepe, noce moscata e un'idea di cannella in polvere (raccomando parsimonia perché la cannella può coprire tutto il resto).
 
Togliere l'alloro, unire il baccalà al pane, aggiungere anche la ricotta e il cucchiaio di farina, mescolare accuratamente in modo che gli ingredienti si amalgamino perfettamente.
Scaldare il brodo, formare una pallina di 4 cm di diametro ca, cuocerla nel brodo 4-5 minuti per verificare se l'impasto tiene, assaggiare e tastarne la consistenza in modo da poter eventualmente regolare sia di sale o altre spezie sia aggiungere pan grattato per ispessire l'impasto.
Devo dire che la ricetta di Monica ha funzionato alla perfezione!! Prova superata alla prima!
Quindi, completare le palline e cuocerle nel brodo come sopra.
 
 
Servire 3-4 palline per commensale con il loro brodo di cottura, cospargere con finocchietto fresco tritato e, se gradito, un filo d'olio a crudo.
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

SPAGHETTI SOLE E MARE PER L'MTC N. 48

$
0
0
 
SPAGHETTI SOLE E MARE
Spaghetti di Gragnano, pomodori gialli del Vesuvio a pacchetelle, olio evo e aglio,  briciole croccanti di pane al nero di seppia e colatura di alici, origano fresco, polvere di capperi

La mia proposta per questo bellissimo e impegnativo MTCHALLENGE N. 48 che ci stimola a misurarci su un super classico, irrinunciabile e inimitabile della cucina italiana 'O spaghetto ca' pummarola, vera icona  della nostra cultura gastronomica nel mondo. Semplice ma non facile. Perché saper fare un buon spaghetto al pomodoro è un'arte e quest'arte ce la spiega la sfidante di questo mese: Paola Sabino del blog Fairies' Kitchen.
 

Ho esultato come non mai all'annuncio di questa sfida. Sono una lombarda atipica, vivo di pasta più che di riso. Lo dico da tempo che la cicogna ha sbagliato la mira quando ha lasciando cadere il fagottino che mi conteneva, sulla pianura padana, a due passi da Milano e al confine con le risaie piemontesi, doveva lasciarmi più a sud, sul mare! Ma io ci sono arrivata lo stesso, da adulta mi sono trasferita sulla costa livornese e dal balcone di casa mia godo tramonti spettacolari con il sole che a seconda delle stagioni, si corica alle spalle della Capraia, Corsica o Gorgona. Il mare è diventato un protagonista assoluto della mia esistenza. Dalla passione per la barca a vela a quella per la cucina di mare, senza mare non posso stare. E neanche posso vivere senza pasta, spaghetti in primis, secondo me La Pasta per antonomasia. Quindi non potevo che scegliere gli spaghetti per questa sfida e, dal momento che il protagonista è il pomodoro, ho voluto usare un pomodoro speciale, quello giallo del Vesuvio, che si è riscoperto da poco ma ha origini più antiche di quello rosso, perché i primi pomodori giunti dalle Americhe erano gialli, da cui l'origine del nome Pomo d'oro.
 
Il pomodoro giallo che ho usato  è un amore recente, conosciuto grazie alla mia partecipazione al contest 2015 di Lsdm: Pasta Pummarola e Mozzarella, Un Viaggio Essenziale, il Pomo d'oro a pacchetelle de L'orto di Lucullo. Un pomodoro dal gusto spiccatamente sapido e dalla vivace acidità ma al contempo  delicato e dal profumo intenso e dolce. Dal momento che non è ancora stagione, almeno qui in Toscana, per i pomodori e soprattutto quelli gialli non si trovano, opto per un ottimo prodotto conservato.
Per gli spaghetti, non ho dubbi: gli eccellenti spaghetti di Gragnano Igp del Pastificio dei Campi, che conosco da tempo ma coi quali ho approfondito la conoscenza già lo scorso anno e poi ancora nell'edizione 2015 dello stesso  contest Lsdm (vinto, tra parentesi, ex aequo con Elisa de I Sapori di Elisa), organizzato in collaborazione appunto con il Pastificio dei Campi.
 
 
Vorrei sottolineare a questo proposito che la citazione dei produttori non è una marchetta ma è un sentito e spontaneo omaggio a prodotti straordinari che amo profondamente e non mi hanno mai tradito. Vedi lo spaghetto freddo del mio piatto vincitore che si è mantenuto croccante per ore. Ingredienti eccellenti per un piatto che non ammette errori!
 
Bene, il sole nel piatto c'è ed è volutamente il protagonista assoluto, grazie al pomodoro giallo, il mare fa solo da contorno e per questo ho pensato a delle briciole di pane al nero di seppia (ne avevo un rimasuglio in freezer), tostate con olio evo e colatura di alici dosata con misura per non aumentare eccessivamente la sapidità del piatto a cui contribuisce anche la polvere di capperi. Olio evo a crudo e foglioline di profumatissimo origano fresco, che adoro,  completano il piatto.
 
 
Ingredienti per 2 persone
 
200 g (ehm..forse anche 250) di spaghetti di Gragnano Igp Pastificio dei Campi
1 vasetto da 500 g di pomo d'oro a pacchetelle L'Orto di Lucullo
 (basterebbe anche per 3-4 porzioni)
2 spicchi d'aglio rosa
olio evo Cilento Dop (fruttato, oliva fresca, note vegetali, poco amaro e piccante)
sale fino e sale grosso qb
1 cucchiaino di colatura di alici di Cetara
polvere di capperi
(capperi di Salina ben dissalati, asciugati in forno a 60° C per 3 h e poi ridotti in polvere)
origano fresco (del mio orticello)
 
 
Metto l'acqua per la pasta al fuoco. Pelo l'aglio, lo schiaccio intero, lo faccio sudare a fuoco dolce in padella antiaderente con un filo d'olio, appena accenna a sfrigugliare, butto i pomodori con parte della loro acqua di conserva. Li faccio andare per una decina di minuti a fuoco vivo,  se asciugano troppo, aggiungo ancora un po' della loro acqua in modo che la pummarola rimanga piuttosto bagnata. Salo pochissimo. Lascio l'aglio che a mio marito piace.
 
(non resisto a mostrarla perché è appena arrivata e l'ho inaugurata proprio per questa pasta:
una delle padelle e pentole personalizzate, premio dello  sponsor del contest Lsdm,
 Pentole Agnelli, che figata eh?)
 
Contemporaneamente sbriciolo il pane nero e lo tosto in padella antiaderente, in modo da non usare troppo olio, con un pochino d'olio evo e la colatura di alici.
Salo l'acqua, butto la pasta, la lesso molto al dente (2-3 minuti meno del tempo riportato dalla confezione) poi la faccio mantecare nella pummarola gialla (i pomodori li lascio interi con le bucce e i semini, mi piacciono così) per circa un minuto.
Impiatto velocemente una bella montagnetta di pasta in una capiente fondina (che è quasi una zuppiera)  perchè uno spaghetto così vuole la montagnetta, altro che impiattamenti fighetti da anoressici!! Cospargo con le briciole nere, le foglioline di origano fresco, un pizzico di polvere di capperi e un generoso giro d'olio evo a crudo e.....GNAM!!
 
Una gran scorpacciata fino a scoppiare oggi a pranzo e in casa c'era il sole anche se fuori era grigio e pioveva!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

RIGATONI TRA ACQUA PAZZA E SORRENTINA PER L'MTC N. 48

$
0
0


Il mare c'è ma non si vede.....non è uno scherzo....ho semplicemente cotto la pasta nell'acqua di mare, cioè l'acqua pazza!
L'acqua pazzaè un'antica forma di cottura del  pesce la cui paternità è contesa fra l'area Flegrea e l'Isola di Ponza.
Tornata di moda a partire dagli anni '70, viene utilizzata per pesci pregiati e reinterpretata in vari modi ma originariamente era un piatto povero, nato dall'esigenza da parte dei pescatori di utilizzare l'invenduto, cioè i piccoli pesci che rimanevano impigliati nelle reti, la mazzamma ( minutaglia).
Questi pesci venivano cotti in  una sorta di brodetto costituito da vino bianco, pomodori, aglio e prezzemolo, a cui veniva aggiunta anche acqua di mare,  definita "pazza" in quanto già salata; in tal modo si risparmiava sul sale, bene prezioso e costoso.

Oggi sarebbe da pazzi prelevare l'acqua di mare a caso per cucinare, ci viene in aiuto la tecnologia. In commercio si trova infatti acqua di mare purificata che permette di acquisire importanti elementi nutrizionali come molti minerali che si perdono durante il processo di estrazione del sale marino comune, impoverito dalla  raffinazione e sbianchimento. Per i vantaggi e i vari usi dell'acqua di mare in cucina vedere qui.

Spiegato il perché dell'acqua pazza, il  riferimento agli gnocchi alla sorrentina è invece palese: pummarola con la mozzarella che si scioglie e fila e forma una succulenta cremina. Una libidine, gusti netti, intensi, essenziali, sì l'essenza della succulenza con  gli straordinari pomodori del piennolo del Vesuvio dop (conservati naturalmente perché non è stagione) che ho scelto di utilizzare per il loro profumo e gusto intenso, sapidità e mineralità uniche, abbinati ad un altro prodotto d'eccellenza campano, la mozzarella di bufala campana doc.
Per questo sugo alla sorrentina ho optato per una pasta corta e robusta come i rigatoni che si impregna bene e cattura il sugo al suo interno che quando la mangi ti esplode in bocca!

Tutto qui, elogio della semplicità e della bontà! La mia seconda e ultima proposta per l'MTC N 48'O spaghetto ca' pummarola, sfida lanciata per questo mese di maggio da  Paola Sabino del blog Fairies' Kitchen.

http://www.mtchallenge.it/2015/05/mtc-n-48-la-ricetta-della-sfida.html
 
 
Ingredienti per 2 persone

200 g di rigatoni (o tortiglioni o mezze maniche)
1 vasetto di pomodori del piennolo del Vesuvio dop da g 520
150 g di mozzarella di bufala campana dop
1 grosso spicchio d'aglio
olio evo Cilento igp, buon fruttato, non amaro, poco piccante
basilico fresco non trattato
500 ml di acqua di mare purificata + 1500 acqua dolce



Pelare lo spicchio d'aglio, dividerlo a metà, togliere l'anima, schiacciarlo e farlo sudare in una padella antiaderente con un'idea d'olio evo, a fuoco dolce. Appena accenna a sfrigugliare, aggiungere i pomodori con la loro acqua di conserva, far andare per una decina di minuti fino a che la salsa non si sarà addensata. Non aggiungere sale.
Nel frattempo mettere l'acqua naturale con l'aggiunta di acqua di mare al fuoco in una pentola capiente. Non sarà necessario salare l'acqua naturalmente. Portare a bollore e poi calare i rigatoni. Scolarli 2-3 minuti prima della fine della cottura indicata sulla confezione, mantecarli nella salsa, assaggiare per valutarne la sapidità, allungare con qualche cucchiaiata di acqua di cottura, eventualmente mista ad acqua dolce nel caso fosse già sufficientemente saporita, tenendo presente che anche la mozzarella contribuirà a dare un tocco di sapidità. Aggiungere la mozzarella spezzettata, far sciogliere a fuoco dolce, unire infine anche qualche fogliolina di basilico fresco. Condire con un giro d'olio evo a crudo ed impiattare.

Vero che fa venire voglia di leccare lo schermo?
 
 







 

BURGER D'ACCIUGHE 100% PER L'MTC N. 49

$
0
0
 

Burger d'acciughe del Tirreno  con olive taggiasche, buns alle acciughe salate catalane (ultime rimaste del viaggio in Catalunya di gennaio) e limoni di Sorrento, julienne di sedano croccante, insalata gentilina ed erba cipollina, maionese di pomodori, chips di rapanelli e insalatina aromatica.

Per l'MTC n. 49 di giugno 2015 naturalmente, ovvero The american burger, che la diavolessa, non so perché ma mi è uscita così e mi piace e piacerà anche a lei perché è spiritosissima, Arianna di Saparunda's kitchen ha pensato bene di proporre come sfida del mese!
 
Una sfida impegnativa, complessa, laboriosa che s'è beccata tanti di quei rigorosi "TE POSSINO" come usa nel nostro scherzoso gergo emmeticino, che chi non lo capisce, chissenefrega. Arianna, mannaggia!! Vada per l'hamburger, carne o pesce, bene, salse, salsette, accompagnamenti vari ma il panino uffa.....si sa...sono un po' allergica ai lievitati, nonostante la breve parentesi che sembrava promettere meraviglie con Filippo, il lievito madre, figlio di Silvia di Pane e pomodoro, che ora riposa in pace in freezer ma temo non abbia speranze....comunque, quando mi impegno, se s'ha da fa, se fa!! Eppure non sono io che odio i lievitati, sono loro che odiano me, mi combinano sempre qualche scherzetto....sgrunt e doppio sgrunt! 
Scherzo ovviamente, non sono rinco...fino a questo punto, so di non essere precisa e paziente, ecco perché i lievitati non mi amano. Però amo Arianna, sia chiaro!!!
 
Comunque questa volta non sembra essere andata tanto male. La sera che li ho cotti, ne ero orgogliosa e non ho resistito ad inviare un'istantanea, presa dal cellulare, ad Arianna, direttamente dal forno.....
 
Non ce n'era uno uguale all'altro né tanto meno uno tondo perfetto, non sia mai, ma erano belli gonfi, sembravano proprio ben lievitati....e in seguito all'assaggio sono risultati pure discreti, né troppo ariosi né troppo gnucchi come temevo che fossero mentre li tagliavo, direi invece soffici ma consistenti. Il gusto mi ha soddisfatto molto, casualmente non sono venuti molto acciugosi ma è stato meglio così perché l'hamburger lo era sufficientemente ed era anche molto saporito, quindi equilibrio perfetto! (puro chiulo  altro che equilibrista!)
 
Ma partiamo dall'inizio.....
 
Ingredienti per 4 buns di ca 10 cm come da prescrizioni di Arianna
(oppure come ho voluto provare io : 3 da 9 cm e 2 da 7 cm, volevo capire quale misura mi piaceva di più...)
 
  • 250 g di farina (00 e Manitoba al 50%)
  • 130 g di latte 
  • 20 g di burro 
  • 10 g di zucchero
  • 5 g di strutto
  • 5 g di sale (io niente perché ho messo le acciughe salate)
  • 4 g di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaino di miele
  • + 5 acciughe grandi sotto sale
    + 1 limone di Sorrento medio, non trattato
    uovo + latte + semi di papavero per la copertura

    Per i burgers d'acciughe:
    450 g di acciughe fresche , al netto ca 300 g, pulite e sfilettate, da sottoporre a congelamento preventivo -18° per 96h se si opta per una cottura al cuore inferiore ai 60° C, vedi prassi per il consumo del pesce crudo
    1 cucchiaio da minestra colmo di olive taggiasche denocciolate, conservate in olio extra vergine d'oliva
    1 cucchiaio di pane grattugiato
    una manciata di prezzemolo tritato e foglioline di origano fresco dell'orto
    1 albume
    1/2 spicchietto d'aglio (un'idea proprio)
    pochissimo sale

    Per la maionese di pomodoro (chiamata impropriamente maionese perché non c'è l'uovo ma viene una salsa della stessa consistenza)

    4-5 pomodori piccadilly bio o non trattati, medi ,ben maturi e sodi
    50-60 ml di olio extra vergine d'oliva fruttato e delicato, no amaro o piccante, eventualmente fare metà evo e metà olio di mais
    la puntina di un cucchiaino di xantana in polvere (addensante a freddo miracoloso e provvidenziale!!)
    sale qb

    Chips di rapanelli
    Una ventina di rapanelli bio o non trattati, olio evo qb, sale

    2-3 gambi di sedano non trattato
    qualche stelo di erba cipollina dell'orto

    Insalatina aromatica: insalata gentilina rossa e verde, pomodori piccadilly, julienne di sedano, basilico, origano fresco, timo al limone, menta, erba cipollina e per condire olio evo, sale, aceto di mele (tutto bio o non trattato o meglio ancora del proprio orticello)

    Per i buns ho seguito le indicazioni di Arianna, aggiungendo nell'impasto le acciughe mondate, ben dissalate e tritate fino a ridurle quasi in pasta + la scorza grattugiata di un limone, inoltre ho allungato un po' i tempi di lievitazione, andando ad occhio (quindi non sono proprio totalmente negata). Li ho spennellati con un'emulsione di uovo e latte e cosparsi con semi di papavero (un profumo meraviglioso in cottura e anche al gusto, sorprendente.....) prima della cottura.


    Per gli hamburger, ho scongelato le acciughe la sera prima mettendole in frigorifero; al momento dell'utilizzo  le ho tamponate bene con carta scottex e poi le ho tritate grossolanamente al coltello, ho tritato finissimo l'aglio e le erbe aromatiche, sgocciolato bene dall'olio le olive (che rimangono comunque sempre un po' oliose e danno un po' di grassezza al tutto) le ho appena spezzettate, ho amalgamato tutti gli ingredienti, ho unito una cucchiaiata di pane grattugiato, un albume, poco sale perché le olive che uso sono piuttosto sapide e poi ho composto gli hamburgers con un coppa pasta da 9 cm per un'altezza di 1,5 ca.
     
    Per la maionese di pomodoro: lavare e asciugare i pomodori, tagliarli a tocchetti e metterli nel bicchiere di un frullatore ad immersione, aggiungere la punta di un cucchiaino di xantana in polvere, un pizzico di sale e frullare facendo colare a filo l'olio, monterà come una maionese. Per ottenere la consistenza giusta bisognerebbe mettere troppo olio, con un po' di xantana, si risolve il problema, non compromette il gusto essendo neutra e addensa a freddo, una meraviglia!! E si può aggiustare in qualsiasi momento.
     
     
    Per la julienne di  sedano croccante: lavare, asciugare e tagliare a julienne finissima il sedano. immergerlo in acqua e ghiaccio e lasciar riposare in frigo per un paio d'ore almeno o fino a che si arriccerà coreograficamente
     
     
    Per le chips di rapanelli: affettare finemente i rapanelli a rondelle dopo averli mondati e lavati con acqua e bicarbonato. Foderare una teglia da forno con carta forno, disporre le rondelle sulla teglia, spennellare con un velo d'olio, far appassire in forno a 150° C per 45-50 ' ca e infine accendere il grill a 200° per 5-6'. Togliere dal forno, salare e lasciar intiepidire.
     
    Per l'insalatina aromatica non mi sembra il caso di spiegare niente...basta comporre un'insalata con gli ingredienti di cui sopra e condire a piacere!
     
    E ora componiamo l'hamburger!!
     
    Ho tagliato i buns e li ho passati qualche minuto in forno per ravvivarli (li avevo fatti la sera prima), nel frattempo ho cotto gli hamburger in padella antiaderente, ben calda, 30-40'' per parte in modo da avere una buona rosolatura in superficie e un cuore morbido, la temperatura dev'essere sui 45-50° C al cuore (ecco perché bisogna congelare le acciughe preventivamente, il temuto e famigerato anisakis muore sopra i 60°C). Per chi non gradisce il gusto delle acciughe semi-crude, basta aumentare il tempo di cottura a 1 minuto e mezzo per parte, l'hamburger risulterà ben cotto, anche se un po' asciutto. In tal caso sarà bene rincarare la dose di maionese!
     
     
    Finalmente farcisco i buns con l' hamburger, una foglia di gentilina con la sua costola croccante, qualche ricciolo di sedano, qualche stelo di erba cipollina e una cucchiaiata di maionese di pomodoro
     
     
    L'ho posizionato in un piatto grande con i suoi accompagnamenti: l'insalatina aromatica, la maionese per chi non ne ha mai abbastanza e le chips di rapanelli da sgranocchiare fra una boccata e l'altra
     

    E poi....GNAM! Addentare e sbrodolarsi con grande godimento.....ti lovvo Mazzé!! Non vedo l'ora di cimentarmi nei prossimi......





     
     
     
     
    Viewing all 470 articles
    Browse latest View live